Ciao a tutti i lettori e a tutti i curiosi che vogliono con noncuranza gettare uno sguardo alle mie Futilità Necessarie.

Ormai lo sapete tutti (o quasi) che dopo aver conseguito il prestigioso premio a me riservato Aiuto arriva l’Adele! non posso certo deludere i miei lettori e abbandonare questa mia ricerca di Futilità Necessarie da condividere, per cui anche oggi sono qui, per voi, con 5 Futilità nuove di zecca (con le quali o senza le quali il mondo, per inciso, continua a girare, giusto per essere proprio onesta con tutti voi) e questa volta ho deciso di proporvi delle vere curiosità che riguardano uno dei Paesi che io adoro maggiormente, la Francia.

5 stranezze che contraddistinguono questo magico e romantico Paese. Perché i francesi sono avanti in tante cose ma talune peculiarità potrebbero davvero strapparvi un sorriso da tanto sono strane… se non mi credete leggete le amene notizie che troverete nelle righe seguenti e non potrete fare a meno di stupirvi magari esclamando anche: ce n’est pas possible, ça ne semble même pas vrai!

Lo sapevate che…

  1. La Francia vanta il maggior numero di fusi orari rispetto a qualsiasi altro Paese al mondo, se ne possono contare ben 12, comprendendo ovviamente anche i territori oltremare ma francesi, che vanno dalla Guiana alla Polinesia. E pensa che io ho viaggiato talmente poco che non so cosa sia soffrire il jet-leg e sono talmente provinciale da avere sempre avuto enormi difficoltà perfino ad abituarmi al cambio dell’ora in Italia!

  2. La Francia è nell’immaginario collettivo il Paese dell’amore per eccellenza. Chi non ha mai sognato di sposarsi in Francia, magari a Parigi? ebbene il matrimonio, in questo Paese, ha delle sfaccettature bizzarre e inaspettate. Forse non tutti sanno che in Francia si può, a tutt’oggi, convolare a nozze con una persona defunta. Macabro e orribile, penserete voi, nulla di macabro o disgustoso, invece, solamente che dal 1950 è stata legiferata una consuetudine che già esisteva nel Paese dalla Prima Guerra Mondiale, quella del matrimonio postumo. Una consuetudine che si era diffusa su richiesta delle allora fidanzate dei militari caduti in Guerra. La procedura non è nemmeno tanto complicata, per sposare una persona defunta il futuro coniuge ancora in vita non deve far altro che inoltrare una richiesta e, dopo aver ottenuto il consenso formale da parte del Presidente e del Ministro della Giustizia francese, può celebrare una semplice cerimonia che si svolge con la fotografia del caro estinto. Ovviamente in occasione della fatidica formula: «finché morte non vi separi» il vivente deve rispondere con un: «l’ho fatto». Insomma lieto fine con cadavere! e poi? prima che i coniugi vadano in viaggio di nozze al cimitero non scordiamoci di salutarli con un: “auguri e figli zombie”.

  3. Parliamo di baci, per la precisione di baci alla francese. Chi non conosce o non ha sentito parlare (forse solo i più sfigati) di questa sensuale pratica molto in voga tra gli innamorati di tutto il mondo? ma il bacio alla francese è davvero francese? la questione sembra dibattuta, addirittura si pensa che il bacio alla francese fosse in origine stato inventato dagli italiani e si chiamasse bacio alla fiorentina (in riferimento alla città di Firenze e non alla succulenta bistecca giusto per essere precisi), ma sulle vere origini di questa pratica piuttosto gradita agli innamorati c’è parecchia confusione, una cosa però è certa: ai francesi piace scambiarsi baci… si baciano per salutare amici, parenti e perfino conoscenti, quando si incontrano, quando si salutano, insomma appena possibile si scambiano effusioni e labbra… quello che varia da luogo a luogo nel Paese dei baci è il numero di questi baci. Partendo dalla Bretagna dove ci si scambia un solo bacio fino ad arrivare alla capitale, Parigi, dove se ne scambiano addirittura quattro. Fermo restando che io adoro i baci, come adoro la Francia, però questa cosa che il bacio con la lingua sarebbe italiano e se ne sono appropriati come hanno fatto con la Gioconda proprio non mi va giù!

  4. Il grande imperatore Napoleone Bonaparte, nell’immaginario collettivo, nel bene e nel male, è uno dei personaggi simbolo di questo amato Paese e lui deve molto alla Francia, partendo dalla sua incoronazione nella cattedrale di Notre Dame a Parigi. Forse, però, non tutti sanno che il rapporto di questo personaggio con la città di Parigi era conflittuale e complicato. Esiste una sorta di leggenda che racconta che in quel periodo vigesse una legge che vietava di attaccare la persona dell’imperatore associandolo a un animale ritenuto volgare come il maiale. Ma il bello della cosa è che a tutt’oggi in Francia vige ancora una legge che vieta di chiamare un maiale con il nome Napoleone. E va beh, in fondo il popolo, da che mondo è mondo, ha sempre pensato che i governanti fossero maiali ma una cosa bisogna dirla, nessuno ha mai pensato che forse siano proprio i maiali a non avere alcun piacere a essere chiamati con il nome di qualche governante, magari da loro ritenuto altrettanto volgare?

  5. E per chiudere ancora un’amenità proprio su un’altra legge che vige in Francia, precisamente ad Avignone dove per un disco volante è assolutamente illegale atterrare in città. E qui si apre un ventaglio di possibili riflessioni. Prima fra tutte la domanda che sorge spontanea è: se questi sono alieni, pertanto stranieri, come fanno a conoscere le leggi del nostro pianeta e in particolare quelle di Avignone? ponendo anche che i nostri uomini dello spazio siano interessati ad atterrare proprio ad Avignone, si intende. Non è che la comunicazione di noi umani o il nostro modo di fare informazione si possa proprio definire interstellare. E poi ponendo nella migliore e più fantasiosa delle ipotesi che un alieno riesca ad arrivare a spulciare in internet le nostre leggi, avrebbe comunque bisogno di un traduttore o interprete del linguaggio con cui sono scritti gli atti normativi. Insomma la comunicazione difetta già tra noi terrestri figuriamoci se il destinatario dovesse essere uno straniero! pertanto dobbiamo domandarci come si può evitare che un marziano, un venusiano o un qualunque altro alieno, una volta giunto da noi, infranga questa preziosissima e decisamente fondamentale legge di Avignone. Bisogna che il turista intergalattico sia adeguatamente informato. Come arrivare a tutto ciò? si potrebbe optare per un bel cartello conficcato in un asteroide che galleggia appena al di fuori dell’atmosfera della Terra, una cosa del tipo: “Per ordinanza comunale è severamente vietata la sosta di dischi volanti nel comune di Avignone, si suggerisce di cercare una zona di parcheggio per dischi volanti in uno dei comuni limitrofi”. Giusto perché quando la nave aliena arriva in prossimità del nostro pianeta possa essere adeguatamente informata di dove può o non può parcheggiare il disco. Anche perché oltre al fastidio di trovarsi un ingombrante disco volante in mezzo alla città con evidenti fastidi per la popolazione, le multe poi chi le paga? la Federazione dei Pianeti Uniti di Star Trek? è vero che una delle sedi è a Parigi, ma Jonathan Archer non avrà già troppo da fare con Klingon e Romulani per doversi smazzare questi piccoli fastidi quasi fosse un banale vigile urbano?

E per oggi mi sembra abbastanza. Vi ho incuriosito un po’? vi è venuta la voglia di farvi un viaggetto in Francia? a parte gli scherzi, la Francia è un Paese meraviglioso che merita decisamente una visita almeno una volta ma come tutti i luoghi esistenti anche questo vanta le sue stranezze. E quando vi deciderete a farvi un giro e vi ritroverete davanti a un francese evitate di scoppiare a ridergli in faccia pensando a queste curiosità che vi ho raccontato (sembra siano un po’ permalosi, anche se per me resteranno sempre uno dei popoli più affascinanti). E in quanto a me e alle mie strane futilità potete stare tranquilli perché tornerò presto a trovarvi tra queste pagine, nel frattempo la vostra Adele vi saluta con abbracci e baci, alla francese e non, dandovi appuntamento alla prossima.