Con l’arrivo della stagione estiva si apre ufficialmente, e con tutti gli onori, anche la stagione del barbecue.

Quale momento dell’anno migliore per godersi una bella grigliata all’aperto, in compagnia delle persone più care?

Il barbecue potrebbe essere qualificato come portatore di allegria, un aggregatore di anime che danzano all’unisono sulla melodia della carbonella scoppiettante. Tranne l’anima addetta alla cottura: non c’è godimento per lei, soltanto un calore infernale.

Quanto il barbecue sia speciale è cosa certa e universalmente condivisa, procederei quindi con una serie di elementi fondamentali per garantirne la perfetta riuscita.

 Cosa serve per un BBQ perfetto?

  • La carne. Servirà tanta carne: carne d’ogni tipo, d’ogni forma, d’ogni dimensione, carne fresca, carne macinata, carne a straccetti, carne a salsiccia, a fettine, a fettone, doppia, sottile, bianca, rossa, carne carnivora, carne vegana e pure carne umana.
  • Le salse. Serviranno tante salse: salse d’ogni tipo, d’ogni aroma, salse piccanti, dolci, salate, schifose, salse che non piacciono a nessuno, ma che contano per il quadro complessivo BBQ, che ne stabilisce convenzionalmente la fattispecie. Non dimenticate la salsa BBQ.
  • Le spezie ed erbe aromatiche. Ecco, iniziamo ad addentrarci nei meandri dei dettagli che fanno la differenza, quelle minuzie che spesso si finisce per trascurare assecondando il proprio spirito guida pigro. Non fate questo errore, perché al mondo non può esistere il pane senza la Nutella, la ciambella senza il buco, la patata senza pepe e rosmarino, la grigliata senza spezie a caso.
  • L’olio. Non lesinate, che sono grassi buoni. Oliate tutto: la carne, la griglia, la carbonella, le posate, i piatti, i bicchieri, oliate anche voi stessi… e scivolate sulle onde del vostro BBQ felici come se foste all’Aquafan di Riccione.
  • GRIGLIATE. Grigliate tutto, chi più ne ha più ne metta: grigliate i vostri peccati, i vostri sogni, le speranze, i figli, i suoceri, i cognati, i fratelli, i cugini, un passante. Poi grigliate anche la carne.
  • Infine, DIVERTITEVI. Godetevi la gioia del momento, la magia del cielo stellato, il profumo che si espande, il buon cibo, godetevi gli amici, i sorrisi, le risate spensierate.

E sì, godetevi pure il guastafeste del gruppo che, con un fragoroso battito di mani, richiamerà l’attenzione di tutti per urlare: “LA MIA CARNE È TROPPO COTTA, IO L’AVEVO CHIESTA AL SANGUE!”