È la città di New York a promuovere l’installazione di statue dedicate a donne che hanno fatto la storia. Stanziando ben dieci milioni di dollari per l’iniziativa She Built NYC.

She Built NYC. Sono state più di due milioni le proposte venute da ogni tipo di associazione e dai privati per intitolare più monumenti alle donne. A New York l’iniziativa è stata lanciata da Chirlane McCray e Alicia Glen Tom Finkelpearl. L”intento è dare spazio a tutte le donne che hanno contributo a rendere la Grande Mela la metropoli all’avanguardia che conosciamo oggi.

L’idea è nata quando le due fautrici si sono rese conto che a New York i monumenti che rappresentano le donne sono pochissimi. C’è Gertrude Stein a Bryant Park, c’è Eleanor Roosevelt a Riverside Park, nella zona nord-ovest di Manhattan. Ma su centocinquanta monumenti le statue che rappresentano donne sono solo cinque: oltre le due già citate troviamo Giovanna d’Arco, Golda Meir e Harriet Tubman.

Angeli, muse, dee e ninfe a gogo ma donne vere poche. Per il 2020 a Central Park sono state istallate le statue delle due suffragette Elizabeth Stanton e Susan Anthony. Siamo ancora lontani dalla parità.

Una vera delusione se si pensa che persino nella città della statua della libertà le donne siano così poco valorizzate.

Ci ha pensato la moglie dell’ex sindaco De Blasio, Chirlane McCray, insieme alla vicesindaca e commissaria per gli affari culturali, Alicia Glen Tom Finkelpearl, a cercare di rimediare. She Built NYC è un progetto pensato per dare corpo alla vera parità di genere, per renderla tangibile anche lungo le vie della città. Affinché il messaggio chiaro: il diritto di contare è sacrosanto e non ha sesso.