Tiffany & Co. è un’azienda statunitense fondata da Charles Lewis Tiffany e John B. Young a Manhattan nel 1837 e che si occupa della vendita di gioielli tramite migliaia di punti vendita situati in diversi paesi. Ecco la sua storia.

Tiffany & Co. Il negozio vendeva una gran varietà di articoli che comprendevano la cancelleria e il nome originale era soltanto Tiffany. Solo in un secondo momento, quando John B. Young divenne a tutti gli effetti socio di Charles Lewis Tiffany, il nome venne modificato in Tiffany & Co.

Il primo negozio venne inaugurato il 14 settembre 1837 al n°259 di Broadway.

Undici anni dopo, Charles Lewis Tiffany, acquista i gioielli della Corona di Francia. E in seguito viene pubblicato il primo Blue Book che, da allora, viene pubblicato con cadenza annuale per presentare la collezione autunnale.

Nel 1878, Tiffany & Co. partecipa all’Esposizione Universale di Parigi. Qualche anno dopo, grazie alla collaborazione del gemmologo George Kunz, introduce nuovi materiali per la creazione dei suoi gioielli. La Kunzite, la Morganite, la Tanzanite blu, la Tsavorite. Nel 2012, alla ricorrenza del 175º anniversario, Tiffany & Co. propone una nuova lega metallica chiamata Rubedo.

Durante tutta la sua storia Tiffany & Co. ha prodotto spade da cerimonia durante la guerra civile. Nel 1968 ha creato il servizio di porcellana della Casa Bianca richiesto dal presidente Lyndon B. Johnson. Ha ridisegnato, nel 1880, lo stemma degli Stati Uniti, riprodotto poi sulla banconota da un dollaro. Ha prodotto, dal 1900 al 1910, la spilla American Flag e disegnato, dal 1917 al 1942, la Medaglia d’Onore del Congresso, conosciuta come Tiffany Cross.

foto di Miriam Salgado
Dal 1860 a oggi ha prodotto trofei sportivi per gare importantissime di baseball, per il Super Bowl e il Tennis…

Nella seconda metà del 2017, insieme a Francesco Trapani diventato azionista importante di Tiffany, ha aperto in luglio, a Milano in piazza Duomo, la terza boutique più grande d’Europa!  E Pensate che i giornali di New York incoronano Charles Lewis Tiffany come “The King of diamonds”, il ‘re dei diamanti’.

La Tiffany & Co. dispone di un laboratorio periodicamente certificato (Laboratorio Gemmologico di Tiffany) per la valutazione dei diamanti. Il laboratorio gemmologico si affida a professionisti diplomati in gemmologia che devono superare un corso formativo prima di poter procedere alla valutazione di un diamante.

La valutazione di un diamante viene effettuata in base alle 4 C:
  • Cut (taglio);
  • Color (colore);
  • Clarity (purezza);
  • Carat weight (peso in carati).

Infine, per una qualità superiore, Tiffany valuta i diamanti anche in base alla “presenza”, ossia la simmetria e la lucidatura della pietra. Oltre a un livello elevato dei prodotti di cui si occupa, Tiffany ha un livello elevato anche per quanto riguarda l’etica: le compagnie minerarie con cui collabora devono garantire il rispetto dell’ambiente e responsabilità sociale, e questa è davvero una cosa importante. Inoltre, vengono acquistati diamanti solo dagli Stati che partecipano al Kimberley Process Certification Scheme, creato per certificare la provenienza dei diamanti e, di conseguenza, eliminare il loro contrabbando dalle zone di guerra.

Il diamante giallo

Venne trovato nel 1878 a Kimberley, in Sud Africa. Con i suoi 287,2 carati è uno dei più grandi diamanti gialli mai scoperti e fu tagliato da George Frederick Kunz nella forma a cuscino fino a raggiungere il peso di 128,54 carati con un totale di 90 sfaccettature. Il diamante è stato esposto allo Smithsonian National Museum of Natural History a Washington D.C. dal 18 aprile 2007 al 23 settembre 2007, poi esposto nel negozio Tiffany & Co di New York ed è stato indossato solamente due volte nella sua storia: dalla signora Sheldon Whitehouse al Tiffany Ball nel 1957, incastonato, per l’occasione, in una collana di diamanti bianchi e da Audrey Hepburn nel 1961 per presentare il film Colazione da Tiffany.

Nel 1995, il diamante giallo venne incastonato su “Bird on a Rock”. Una creazione di Jean Schlumberger e rimase così per diciassette anni. Nel 2012 su di una collana per celebrare il 175º anniversario della nascita dell’azienda.

Nel 1996, Tiffany & Co. si è opposta allo scavo di una miniera d’oro che minacciava il parco nazionale di Yellowstone. Per preservare le barriere coralline, dal 2002, non vende coralli e nel 2004, con un annuncio pubblicato sul Washington Post, ha spronato il servizio forestale degli Stati Uniti a negare il permesso per lo sviluppo di una miniera nel Montana che avrebbe messo a rischio l’acqua e la fauna selvatica del Paese. Inoltre, insieme alla Bristol Bay Protection Pledge, si occupa di salvaguardare la Bristol Bay, in Alaska, opponendosi allo sviluppo di una miniera di oro e rame a cielo aperto.

Per aumentare l’attenzione su questo problema, nel 2010, Tiffany & Co., pubblicò sul National Geographic Magazine un annuncio di un’intera pagina.

Questi sono tutti motivi non da poco per apprezzare Tiffany, ma non solo… per anni ci ha affascinato perché presentata in diversi romanzi e film di grande successo che ci hanno fatto emozionare. Proprio come il celeberrimo film Colazione da Tiffany interpretato da Audrey e di cui ho accennato prima.

La leggenda

Ricordiamo anche molti romanzi scritti da grandi autrici e sulla cui copertina non poteva mancare il riferimento alla gioielleria, sino ad arrivare al best seller scritto da James Patterson e Gabrielle Charbonnet (a cui dedicherò presto un articolo a parte) e diventato poi un grandissimo film: Domeniche da Tiffany.

(Immagine di copertina di Amanda Hemphill)