L’amore finché resta di Giulio Perrone
“Il vero rischio dell’amore è che duri” Oscar Wilde.
Signori e Signore, vi ricordate di Tommaso Leoni? Be’, forse il nome non vi fa tornare in mente un viso conosciuto, ma leggendo questo libro di Giulio Perrone (edito da Harper Collins) non potrete dire di non averlo mai incontrato. Perchè di Tommaso Leoni ne è pieno il mondo. Uomini attaccati al vile denaro, che si sposano per soldi e non per amore. Uomini che egoisticamente provano a dividersi tra moglie e amante, vivendo alle spalle della famiglia benestante della consorte , facendo finta di amare la loro figlia e di lavorare.
Tommaso, ad esempio, è uno psicoterapeuta part-time, che si prodiga solo per pochissimi pazienti. Un lavoro d’apparenza, che non serve di certo al sostentamento della famiglia. Tommaso ha programmato tutto sposando l’altezzosa Lucrezia Altomonti, fin nei minimi dettagli. Quest’unione lo porterà lontano dalla periferia nella quale è cresciuto e dove lascia la sua famiglia, elevandolo all’apparente tranquillità di chi vive pensando a come spendere i soldi, invece di come farli avanzare per far quadrare i conti. Tutto rientra nel suo decalogo da uomo alpha, per esempio: Regola #1 Non fidarsi mai delle donne; Regola #24 Attenzione! Le donne percepiscono soprattutto quello che non dici.
Ma non ha fatto i conti con una sola possibilità: il divorzio che a un certo punto gli chiede la moglie. E non perché ha scoperto i suoi tradimenti, ma perché è lei stessa a essersi innamorata di un altro. La richiesta di separazione di Lucrezia e la scoperta che Anna, sua storica amante, sia speculare a lui – pertanto non incline ad aiutarlo, anzi – portano Tommaso in un vicolo che sembra cieco. Tornare a casa dalla madre, ritrovarsi in quella periferia dal quale da sempre voleva allontanarsi, perdere il suo status sociale, ricominciare da zero senza che le sue regole possano offrirgli davvero una soluzione, per capire che l’universo femminile spesso non è nemico di quello maschile, è semplicemente diverso. E va capito e accettato.
Tommaso non s’arrende e ricomincia a guardarsi intorno con occhi nuovi. Non decide di mettere i remi in barca, ma ricomincia a lottare per se stesso e per suo figlio Pietro, che scopre di amare proprio dopo la separazione, perché Tommaso Leoni per troppo tempo ha dato priorità alle cose sbagliate. La mia iniziale antipatia per questo personaggio, sapientemente descritto dall’autore, le dinamiche a cui lo sottopone, mi hanno permesso di arrivare a tifare letteralmente per questo uomo over 40, che riscopre se stesso e non ha paura di abbattere i suoi personalissimi pregiudizi sulle donne e sulla vita in generale. Sono rimasta incantata dall’evoluzione caratteriale e umana, dal sapiente rimescolamento di personaggi e situazioni nel quale Tommaso si ritrova. Dall’odio all’amore, nel giro di molte pagine e altrettante risate che sono apparse sul mio viso durante la lettura di questo romanzo. Graffiante e ironico al punto giusto, è un piacere poter leggere questo libro, perché è troppo interessante scoprire che anche la mentalità maschile ha mille e più sfaccettature, quasi quanto quella delle donne! E sicuramente la regola ci accomuna è: l’amore è una cosa straordinaria. Almeno finché resta.
Mirtilla Amelia Malcontenta
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