LA STRATEGIA DEL COLIBRÌ

 di Roberta Calandra

Regia: Massimiliano Vado

Con: Livio Beshir, Valentina Ghetti e Barbara Mazzoni

 LUNEDÌ 6, MARTEDÌ 7 E MERCOLEDÌ 8 MAGGIO ORE 21.00

TEATRO COMETA OFF

Via Luca della Robbia 47, Roma

 

Convince e coinvolge la pièce La strategia del colibrì di Roberta Calandra. Due donne, l’una l’opposto dell’altra. Paola, interpretata da Valentina Ghetti, è l’assistente del sindaco della città; Barbara Mazzoni, che veste i panni di Cloé, è un’organizzatrice di eventi. Entrambe interpretano con potenza e vibrante emozione due donne così diverse eppure così uguali nella forza e nella fragilità, nella gioia e nel dolore. La Ghetti è perfetta nel ruolo della donna con un’apparente vita stabile, in cui tutto appare per quello che è… o forse no? L’ideologia fa a cazzotti con la passione e con la fragilità che il dubbio cominciare a corrodere. La Mazzoni è una credibile donna di mondo che ha visto tutto e che sembra più sciolta e disinibita di Paola ma che sotto sotto nasconde dolore, ma anche voglia di riscatto. Hanno ideologie politiche diverse, caratteri e sensibilità incompatibili, vite private agli antipodi, eppure costrette ad affrontare una situazione che le metterà alla prova con la propria reciproca umanità. Due personaggi che sono tutte le donne, con le loro contraddizioni e le loro idiosincrasie. Due donne sensibili, che affrontano la vita di petto mettendosi sempre in gioco, senza riserve e sempre per amore. Un amore che si manifesta nella pienezza della loro femminilità: sono incatenate dal filo rosso con cui la società le stigmatizza in un ruolo che è stato loro assegnato. Catene in questo caso visibili che non permettono loro di muoversi e di librare in volo.

E poi c’è lui, il politico misterioso, detto “Il Presidente”: un ironico e dissacrante Livio Beshir, perfetto nel ruolo del Deus ex Machina che convoca le due donne nello stesso ufficio, in piena notte, per organizzare un convegno che dovrebbe cambiare le sorti dell’umanità. I più importanti capi di stato parteciperanno ad un summit internazionale che coinvolgerà inoltre le figure religiose e scientifiche più note al mondo. Un incontro per dialogare sulla pace.

Ha inizio un rapporto conflittuale e intenso tra le due donne, le differenze di classe e di pensione le porteranno a odiarsi, ma saranno al contempo costrette a mettersi in discussione.

Una favola moderna che risponde alla distanza della politica dei poteri occulti, dei meccanismi tradizionali con la forte e calda umanità di due persone comuni, nelle quali tutti possiamo riconoscerci e attraverso le quali fronteggiare il corrosivo senso d’impotenza che ci pervade di fronte alla durezza e alla apparente mancanza di risposte dell’epoca attuale.

Questa pièce di Roberta Calandra fa riflettere sulla forza delle donne, sulla società che le mette spesso in antitesi ma che non vince sul potere dei sentimenti. La strategia del colibrì è un testo delicato e dalle radici umane profonde, sapientemente diretto dal regista Massimiliano Vado.

“Sono sempre più convinto che il circolo vizioso iniziato dal teatro pirandelliano e proseguito, poi, con la psicanalisi, stia tornando al suo punto di origine e restituisca agli autori di testi la limpidezza di una analisi, senza bisogno di terapie e medicinali. I disegni del mondo appartenenti al testo, e in questo caso a La strategia del colibrì, oltre che ai suoi personaggi, sono la proiezione di un mondo migliore, sono le parallele sintetiche di un pensiero maturato per anni, la slavina sentimentale partorita dalla montagna di studi, una complicazione infinita creata per sentirsi meno leggeri ma per riempire un pezzo di sé”, dice Vado.

Non perdetetelo.