Abbiamo visitato il sito del museo archeologico di Aquileia. Qui sono raccolte oltre alle classiche testimonianze di sculture e opere lapidee in genere, una quantità e varietà di reperti tra i quali, gemme, pietre dure e gioielli veramente notevoli dalle forme insolite.

Il fascino dell’antico Egitto. Sarà perché i gioielli e le pietre hanno sempre esercitato su di me un fascino particolare, sarà perché penso che gli ornamenti delle donne e degli uomini rappresentano un linguaggio speciale, quasi simbolico, attraverso il quale si può comprendere il livello di socialità e di cultura di un popolo e in generale delle persone, il catalogo che presentava la mostra  “Costume e Bellezza nell’Italia Antica”, dedicata alla moda maschile e femminile nell’Aquileia d’epoca romana e altomedievale ha attirato la mia attenzione.

I gioielli di questa mostra provengono tutti da sepolture scoperte nella zona di Aquileia nei secoli scorsi e fra questi mi hanno particolarmente colpita le duecento piccole mosche in lamina d’oro finemente e minuziosamente cesellate e destinate ad essere applicate su tessuto, o più probabilmente, staccate da un tessuto – magari una stola, l’abito femminile per eccellenza, oppure dalla “Palla” il mantello con cui le donne potevano coprirsi anche la testa- prima che la proprietaria fosse posta sul rogo magari proprio con quell’indumento.

Questa ipotesi è sostenuta dal fatto che le piccole mosche sono state ritrovate all’interno di un’urna di piombo sigillata, posta nel corredo funerario di una donna di rango molto elevato vissuta a cavallo del I e del II secolo d.C. probabilmente morta nei primi decenni del II secolo. Si legge sul catalogo della mostra che vesti con ornamenti applicati sono proprie di classi sociali molto elevate e pare che siano collegate a tradizioni di origini orientali.

Ma perché applicare su un abito centinaia di mosche d‘oro?

In fin dei conti questo insetto è legato allo sporco, al marcio, la mosca è una delle spazzine del mondo. La mosca è anche un insetto molto forte e potente, che tutto sommato, merita rispetto! Ha un ruolo fondamentale nel ciclo della vita, è un insetto molto comune in tutto il mondo e sopravvive alle più avverse condizioni climatiche riuscendo comunque a reperire cibo per crescere e riprodursi.

La mosca è notoriamente un insetto noioso, che attira inevitabilmente la nostra attenzione infastidendoci con il suo ronzio e con il suo continuo appoggiarsi addosso quasi come a voler attirare la nostra attenzione, in quella stessa maniera ossessiva che a volte noi stessi prestiamo a qualche nostra preoccupazione.

Ma con questo suo “insistente” modo di infastidirci possiamo paragonarla anche a un continuo ritorno, alla persistenza, alla determinazione quindi è messaggera di forza e capacità di decisione.

A suo modo è incoraggiante, ci pungola con la sua presenza fino a che non ci alziamo e cambiamo posto oppure fino a quando non la uccidiamo, e comunque sia, ci spinge a prendere una decisione e ad affrontarla con determinazione.

La mosca si adatta alle situazioni di vita più difficili quindi simboleggia il trionfo sulle avversità.

Inoltre è un’ottimista vede prosperità e abbondanza ovunque, non vede mai il sudicio, il marcio anzi li trova utili e li sfrutta quindi è anche un’opportunista.

La mosca trasportando e diffondendo malattie è utile alla nostra vita perché ci spinge alla guarigione, al cambiamento, ed è vero! Infatti anche nella “filosofia” New Age si dice che la malattia ci indica che dobbiamo guarire dalla nostra vita…

Quindi somigliare a una mosca significa essere persistenti, insistenti, egoisti, fastidiosi, e a volte anche ad essere troppi tutti insieme (cosa che oggi è proibitissima! Mi raccomando restate a casa) infatti nella doppia accezione positiva e negativa si dice “erano tanti come le mosche” oppure “vanno come le mosche al miele” per dire che vanno a disturbare qualcosa di bello o di buono.

Dopo questa breve ironica dissertazione sulle qualità della mosca vediamo cosa c’è di serio sul perché sin dai tempi antichi ci si orna con le mosche.

La mosca indossata significava vittoria sul nemico, quindi per estensione è simbolo di onore, e furono gli antichi egizi ad adoperarla per primi come gioiello. Nel Nuovo Regno esisteva un’onorificenza della Mosca Dorata che era donata dal Faraone ai soldati di particolare valore.

I primi amuleti con questo insetto apparirono nel periodo dell’Egitto predinastico e furono adoperati per tutto il Medio e Nuovo Regno; realizzati con materiali vari tra i quali pietre dure incise, ceramica, vetro, probabilmente erano usate come simboli di fecondità (tanti come le mosche) oppure come protezione dall’insetto stesso.

Angela Arcuri

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