Caterina Murino, madrina dell’ultima edizione del Festival del Cinema di Venezia ha dichiarato “La moda è arte e non superficialità”. È vero la moda è una forma d’arte che riflette la società in cui viviamo traendo piccoli spunti dal passato.

Venezia 2023. Mi piace lo stile solare, spontaneo e autentico di Caterina Murino. Si è resa protagonista da subito facendosi fotografare in un bagno in laguna indossando un abito con dettagli brillanti di Armani Privè. Ha scelto per questa edizione look strepitosi Made in Italy (Giorgio Armani, Fendi, Versace, Alberta Ferretti) a eccezione di un look firmato Jenny Packham.

Apprezzo la sua naturalezza anche nel trucco che non nasconde piccoli segni di rughe a sottolineare una personalità mediterranea forte, di una donna sicura di sé; una bellezza italiana, affascinate e schietta. Un’attrice di teatro, film impegnati e non, che è stata anche una Bond girl in Casino Royale.

Sembra che ormai sia diventato un classico che le nostre attrici più belle, che non hanno paura del tempo, siano amate soprattutto dal cinema francese.

MI ricordo di un racconto di scuola in cui la protagonista insicura della sua bellezza decide di far ricorso a un ritocco estetico. Il racconto si conclude con un commento di un uomo nei riguardi della donna, finalmente al centro dell’attenzione maschile, che le dice di averla già vista indicando un calendario appeso a parete. Anche io non ho nulla contro la medicina estetica come la Murino, basta però che il risultato non sia effetto globalizzazione in cui non si ha più nulla che caratterizzi e/o ci distingua dagli altri.

Anche le presentazioni della madrina della Biennale sono state in linea con il suo stile.

Discorsi brevi, concisi in cui Caterina Murino ha ribadito fortemente l’importanza del cinema, non solo a livello italiano ma anche internazionale.

Un Festival in cui ho apprezzato altri look al femminile.

Jilian Fink, che ha accompagnato il marito Patrick Dempsey protagonista del film su Ferrari, in abito bianco con gonna corolla di Closer Modena e giacchino di pelle Celine sulle spalle. Sono da sempre amante dei giacchetti, soprattutto in denim, sui tubini o look eleganti per sdoganare il concetto di total look.

Un look che mi ha fatto sognare è quello di Amal Clooney.

In uno slip dress vintage di pizzo e tulle di Dior by John Galliano, uno dei miei stilisti preferiti. Lo slip dress è uno dei modelli vincenti di Galliano. Come ci si può dimenticare della versione blu di raso indossato da LadyD per il Met Gala del 1996. Un vestito allora criticato perché innovatore che è diventato un must have nel guardaroba di ognuno di noi.

Amal Clooney and George Clooney attend the DVF Awards 2023 during the 80th Venice International Film Festival on August 31, 2023 in Venice, Italy. Pictured: Amal Clooney and George Clooney Ref: SPL9895497 310823 NON-EXCLUSIVE Picture by: Gigi Iorio

Il Festival del Cinema di Venezia è da sempre al centro dell’attenzione non soltanto per i film ma gli outfit femminili, e recentemente anche maschili, sul red carpet . Sono diminuiti i look trash di figure femminili non legate al cinema che continuano ad essere presenti per attirare visibilità ma è lo stile e l’eleganza ad essere ricordato nel tempo. E il look nero della Murino di Alberta Ferretti in tulle con fibbie di argento, in compagnia di un bellissimo cane a sottolineare il suo impegno nei confronti dei cuccioli abbandonati, rimarrà nella storia del Festival del Cinema.