Di che borsa sei? Una senza logo di qualità e senza tempo? Una it-bag come forma di investimento? Oppure una vintage dal fascino e bellezza unica e irripetibile?
Una borsa non viene solo indossata ma la si sente addosso. Qualsiasi modello scegliamo è una seconda pelle, perché ci si veste in base all’umore e al proprio stile.
Una griffe è per sempre.
La borsa esprime uno stato d’animo sia quando viene scelta che quando viene progettata dal designer di turno. La Speed di Louis Vuitton, per esempio, è nata negli anni ’30 per sottolineare un viaggio on the road. Una borsa morbida in tela con il monogramma del brand e ripiegabile. Lo scopo era appunto di metterla ripiegata in valigia. Grazie a Audrey Hepburn negli anni ’60 si è aggiunta la Speed 25 e oggi ci sono quattro varianti di questo modello (30, 25, 35 e 40 cm.).
Kelly vs Birkin.
Anche la Kelly di Hermès è stata creata negli anni ’30. Ci vogliono circa 20 ore per assemblare tutti i pezzi incluse le pelli e le parti meccaniche. È stata Grace Kelly, principessa di Monaco a farla diventare iconica. Nel 1956 grazie a una foto pubblicata su Life in cui la indossava per nascondere i primi mesi della gravidanza. La Birkin si chiama così per l’attrice Jane Birkin a cui è stata dedicata. Birkin voleva una borsa capiente che contenesse tutto ciò di cui avesse bisogno.
Sono borse che hanno creato un target di riferimento della donna che sceglie la Kelly invece della Birkin e viceversa. Sono soprattutto borse da liste interminabili. Samantha nell’episodio n°11 della quarta stagione di “Sex and the city” si sente rispondere dall’addetto alla vendita di Hermès: “Non è solo una borsa, è una Birkin!”.
Chanel 2.55 e The Jackie.
Coco Chanel ha creato la borsa 2.55 nel febbraio del 1955 con la tracolla per lasciare libere le mani nell’indossarla. Una borsa caratterizzata dall’impuntura matelassé ispirata al mondo equestre. La 2.55 ha avuto diverse versioni di materiali nel tempo. La Jackie di Gucci nata nel 1961 segue lo stesso principio della 2.55 di lasciare libere le braccia con il manico tutt’uno grazie alla forma a hobo. Consacrata ufficialmente come The Jackie grazie a uno scatto fotografico in cui la indossava Jackie Kennedy. Tutte borse timeless che sono diventate ufficialmente una forma di investimento.
It-bag.
Le it-bag del momento? La Margaux di The Row il brand delle gemelle Olsen e la Adventure in nappa di Miu Miu diventata protagonista nello streetwear delle fashion week indossata con charms di tendenza di varie forme e colori. Ci sono borse presentata ufficialmente alle Fashion Week come la Swipe bag di Coperni che è un grande blocco di cristallo Swarovski di circa dieci chili, che ha richiesto 110 ore circa di lavoro per realizzarla. Un pezzo unico irripetibile destinato a diventare un must-have.
Il reale valore di una borsa.
Il valore reale di una borsa comunque è personale. C’è chi non è interessato a possedere una borsa famosa di lusso perché apprezza l’originalità e chi invece preferisce l’omologazione che identifica uno status quo. La strega di Biancaneve oggi direbbe: “Specchio delle mie brame qual è la borsa più bella del reame?”. D’altra parte una borsa è per sempre tanto che è diventato uno dei regali più gettonati e da esibire. Questo è il motivo per cui i monogrammi e le lettere identificative di un brand sono sempre più di tendenza. L’effetto globalizzazione si è imposto.
Bagaglio emozionale.
Le borse sono anche un bagaglio emozionale e racchiude tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Non importa la misura scelta perché riusciamo anche nella mini a inserire un elemento che ci caratterizza che ci rende più sicure o un oggetto portafortuna a cui non rinunceremo mai. È l’accessorio che sottolinea un look basico e/o formale. Tutti ormai abbiamo più borse da quella presa dall’armadio della mamma, quelle fatte a mano di cui abbiamo scelto ogni singolo dettaglio o di lusso. Nonostante ciò, c’è sempre una borsa che rimane la preferita.
È la borsa che indossiamo più frequentemente dove mettiamo tutto ciò che ci rappresenta per affrontare qualsiasi situazione la nostra coperta di Linus. Comunque sia una borsa sola non basta ed è inutile dire che servono tutte e non sono mai abbastanza. C’è chi preferisce la borsa nera chi gioca con li colori chi con le forme. Ognuno di noi è una bag addict.
Ci sono teorie anche riguardo a come la si indossa. Per esempio la borsa a mano sottolinea una persona con la testa tra le nuvole. Sarà vero? Un dato di fatto è che non si è eleganti perchè si indossa una borsa firmata piuttosto che una meno conosciuta perchè l’eleganza è un atteggiamento e non un look.
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