Il 28 aprile del 1974 nasceva un’artista a tutto tondo. Tra danza e recitazione costruirà una carriera solida e di fama internazionale
Predestinata Pé
PENÉLOPE CRUZ- L’artista spagnola nasce il 28 aprile 1974 a Alcobendas (Madrid) in Spagna, da padre commerciante e madre parrucchiera. Pe, come era soprannominata in famiglia, si rivela fin da fanciulla molto portata per il mondo della danza. La passione e la dedizione la porteranno infatti ad abbandonare presto le scuole superiori per concentrarsi sul ballo e la recitazione. Gli studi si concentrano sulla danza classica presso il Conservatorio Nazionale di Spagna, frequentando anche la scuola di Angela Garrido e quella di Danza Jazz di Raul Caballero. Successivamente si trasferisce a New York, dove studierà per quattro anni recitazione alla scuola di Cristina Rota.
Conscia tuttavia del suo versatile talento e della sua magnetica bellezza mediterranea, la giovane Pe abbandona gli studi accademici e si guadagna da vivere come indossatrice. Fa la copertura di magazine di moda, e appare qualche volte nei clip del gruppo Mecano. A soli quattordici anni, diventa presentatrice della televisione con “La quinta marcha”, una trasmissione per ragazzi.
Anni 90. L’ascesa nel cinema
PENÉLOPE CRUZ – Appena compiuti diciassette anni gira il film Prosciutto Prosciutto, del regista Bigas Luna, molto vicino all’ideologia del più celebre Pedro Almodóvar . Il suo indubbio talento e magnetismo estetico conquista spettatori e critici del cinema. In seguito, gira con Fernando Trueba Belle Epoque, film di grande successo che lanciò definitivamente la carriera della giovane. Nel 1993 avrà anche i primi contatti con la cinematografia italiana, per la quale l’attrice ha sempre speso grandi attestati di stima. Interpreta La ribelle di Aurelio Grimaldi prima e Per amore solo per amore di Giovanni Veronesi dopo.
Pedro Almodóvar. Sodalizio da consacrazione
PENÉLOPE CRUZ – Nel 1997 è protagonista del film spagnolo Carne tremula del suo mentore Pedro Almodóvar. L’inizio di un rapporto professionale e umano che nel mondo complesso del cinema fa spesso la differenza.
“Avevo 16 anni quando decisi di fare l’attrice e fu dopo aver visto Legami!, che sperai un giorno di lavorare per Almodovar”
Penelope Cruz
La Cruz ha sempre parlato di Almodóvar con assoluto rispetto e stima. Ha spesso definito il lavorare con il regista come un regalo, la partenza per un viaggio intenso e avvincente. Carne trémula, Tutto su mia madre, Volver – Tornare, Gli abbracci spezzati, Gli amanti passeggeri, Dolor y gloria e nel 2021 Madres paralelas marcano ancora di più gli effetti di un sodalizio vincente. Testimoniato spesso dalle stesse parole dell’attrice, che ha definito Almodóvar come il regista perfetto per le sue caratteristiche. Preparato, serio, affidabile e soprattutto disponibile alle richieste ed esigenze degli attori, al fine di procedere tutti verso l’unico obiettivo finale. Rendere il film una storia su cui far riflettere. Proprio con Madres paralelas del 2021, la Cruz vincerà la Coppa Volpi a Venezia come miglior attrice.
Penélope Cruz e il sociale
PENÉLOPE CRUZ – L’attrice è anche molto attiva in ambito sociale. La Cruz infatti risulta essere tra i finanziatori della Fondazione Sabera che costruisce a Calcutta una casa e una scuola per ragazze bisognose e una clinica per gli ammalati di tubercolosi.
Bellezza schiacciante e disarmante accentuata da un talento raro che solo i grandi registi e gli attenti cinefili sanno riconoscere ed apprezzare. Un’artista a 360° gradi capace di interpretare spesso personaggi femminili audaci, controversi e soprattutto intrisi di un’energia emotiva, fisica e sensuale a tratti più carismatica e possente di quella maschile.
Tanti auguri a un pezzo grande del cinema internazionale.
Fonti: Biografie online, Ansa.it
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