Stefano Gianuario racconta della nascita di un legame caratterizzato da una potente affinità elettiva in un romanzo fatto di sguardi, di profondi silenzi alternati a un mare di parole, di introspezione e di nostalgiche memorie. In una tiepida e lunga notte di settembre Fabrizio e Jennifer si incontrano e immediatamente le loro anime si rispecchiano e si riconoscono, aiutandoli a uscire da un labirinto di incertezze e delusioni da cui sembrava non potessero più fuggire.
Ci penseremo domani di Stefano Gianuario narra la storia di un incontro tra anime affini. È un romanzo esistenziale, in cui le parole scorrono copiose e la psicologia dei personaggi è ben approfondita grazie all’utilizzo della prima persona a due voci. Fabrizio e Jennifer sono i narratori alternati di questa vicenda in cui tutto accade in una notte in apparenza come le altre, la quale invece riesce a stravolgere il corso di due esistenze.
Fabrizio ha sessant’anni ed è da poco andato in pensione volontaria; apprezzato presentatore televisivo di un programma sul calcio da lui stesso ideato, ha deciso di levarsi di torno perché quel mondo tanto amato ha cambiato faccia troppo in fretta. Non riusciva più a stare al passo con i suoi colleghi più giovani, e con dei sistemi di pensiero che non poteva condividere.
L’amarezza e la malinconia per aver chiuso un capitolo importante della sua vita lo hanno portato a chiudersi in sé stesso, rinunciando a sperare in qualcosa di buono per il suo futuro.
Jennifer ha trent’anni e lavora nel bar del fratello. Non è mai stata la sua vocazione, però, perché ha sempre avuto l’ambizione di diventare una fumettista. Per realizzare il suo sogno si è trasferita insieme al suo eccentrico e inconcludente fidanzato a Berlino, città ricca di opportunità, dalla quale è tornata dopo solo un anno con le ossa e il cuore rotti.
La disillusione è tanta, e la morte di sua madre non ha fatto che alimentare la sua angoscia e il suo smarrimento.
Quando questi due personaggi in crisi si incontrano nel bar dove lavora Jennifer, vi è un’attrazione immediata tra loro: non è assolutamente di natura sessuale ma di un’essenza molto più spirituale, che li colpisce come un fulmine a ciel sereno. L’unica cosa da fare, loro lo comprendono all’istante, è lasciarsi andare a quell’inspiegabile affinità, iniziando a conversare; un semplice dialogo diventa molto in fretta una sorta di confessionale reciproco – E questo flusso di coscienza, incoraggiato dal destino, non andava ostacolato, bensì assecondato.
Stefano Gianuario racconta una storia magica, che termina con una guarigione poetica, quasi troppo bella per essere vera.
Fabrizio e Jennifer sono dei protagonisti eccezionali: profondamente umani e generosi nel loro offrire al lettore ogni moto dell’animo, ogni dolore che punge il cuore, ogni pensiero che soffoca la mente. E nel mentre del loro onesto flusso di coscienza, per i due personaggi esiste solo la bellezza e la perfezione del momento presente, e al resto si potrà tranquillamente pensare domani.
Scheda
Casa Editrice: Morellini Editore
Collana: Varianti
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 248
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