Quando sentiamo parlare di lei il nostro pensiero va alla catena di boutique di abbigliamento che troviamo nelle nostre città, ma non tutti sanno che Luisa Spagnoli è stata una delle figure più influenti del primo Novecento italiano.
Luisa Sergentini, questo il suo nome da ragazza, nasce a Perugia nel 1827, a vent’anni incontra Annibale Spagnoli e tra i due è subito amore.
Una donna creativa e intraprendente, con uno spiccato senso per gli affari, convince suo marito a rilevare una drogheria dove inizierà a produrre dei confetti. Nel 1907 insieme a Francesco Buitoni, i coniugi Spagnoli aprono una piccola azienda nel centro storico di Perugia che darà lavoro a una quindicina di dipendenti, altro non è che la famosa Perugina.
Luisa e i suoi figli gestiscono la fabbrica e allo scoppiare della Prima Guerra Mondiale porta le donne a lavorare in azienda dato che i loro mariti sono dovuti partire per la guerra. Luisa Spagnoli da madre, fa di tutto per agevolare la vita delle madri che lavorano, introduce la nursery all’interno dello stabilimento e fa sì che le sue dipendenti possano allattare i propri figli durante l’orario di lavoro.
Luisa Spagnoli è una donna piena di idee e molto intuitiva, a lei dobbiamo l’invenzione del famoso Bacio Perugina.
Nato dall’impasto di resti di nocciola derivanti dalla lavorazione di cioccolatini con altro cioccolato, il risultato è un nuovo cioccolatino con al centro una nocciola intera. Inizialmente si chiamerà “Cazzotto” ma poi grazie ad una sua amica Luisa si convincerà a chiamarlo “Bacio”, molto meglio per convincere i clienti.
A causa di attriti interni, Annibale Spagnoli abbandona l’azienda, ed è proprio in questo periodo che Luisa Spagnoli inizia una storia d’amore con Giovanni Buitoni, di molti anni più giovane di lei.
La loro storia d’amore è romantica e travolgente.
Nel frattempo Luisa entra a far parte del consiglio di amministrazione dell’azienda e si dedica alla realizzazione di strutture sociali con la finalità di migliorare la qualità della vita dei propri dipendenti. Nel frattempo l’ímprenditrice si dedica all’allevamento dei conigli d’angora, i piccoli animali vengono pettinati, al fine di ottenere la lana d’angora per i filati e così nel giro di breve tempo nasce l’Angora Spagnoli, situata nel borgo di Santa Lucia, dove si creano indumenti alla moda, boleri e scialli.
Il successo anche nel campo della moda non tarda ad arrivare.
Gli anni Quaranta regaleranno alla famiglia Spagnoli numerose soddisfazioni, così come ai loro dipendenti che potranno contare sui tanti benefici offerti dall’ímprenditrice, da una piscina all’ínterno dello stabilimento di Santa Lucia, a regali di valore per Natale, ma anche feste, balli, casette a schiera, asili nido per i figli.
Ma Luisa non potrà mai vedere tutto ciò, perché morirà all’età di 58 anni, il 21 settembre 1935 a causa di un tumore alla gola, che l’aveva indotta ad andare a Parigi accompagnata dall’amato Giovanni per ricevere le cure migliori.
Dopo la sua morte, la sua azienda diventò un’attività industriale a tutti gli effetti e fu accompagnata dalla creazione della “Città dell’Angora”, uno stabilimento attorno al quale sorgerà una comunità autosufficiente e il parco giochi della “Città della Domenica”, chiamato in principio “Spagnolia”.
Luisa Spagnoli è stata una vera e propria pioniera per quel che riguarda l’equilibrio tra lavoro e famiglia nella vita delle donne.
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