La Giornata della Memoria è un momento speciale, in cui ognuno si ferma a riflettere su ciò che è stato. Ecco allora alcune letture interessanti per chiunque voglia conoscere la Storia, ma alleggerendosi dell’enorme peso del passato attraverso un romanzo.

Il passato è uno dei grandi maestri di vita. Da esso si può imparare e, studiando gli errori commessi da chi ha camminato su questa terra prima di noi, si può evitare di commettere gli stessi tremendi sbagli. Gli orrori della Seconda guerra mondiale sono inenarrabili e spesso è difficile immergersi totalmente nel dolore di quel che è successo. Ecco perché vi proponiamo alcuni romanzi che sfiorano la guerra e che, grazie a storie che con essa si intrecciano, aiutano il lettore ad avvicinarsi a una delle pagine più difficili della nostra Storia.

Gli ultimi giorni dei nostri padri, di Joël Dicker

Nel bel mezzo della Seconda guerra mondiale, Churcill dà vita alla SOE, una squadra di servizi segreti nella quale vengono assoldati gli uomini più insospettabili. Nonostante lo scenario drammatico che i personaggi vivono, l’attenzione viene catalizzata dai sentimenti, dalla forza e dal coraggio di uomini che hanno rischiato la loro vita per poter apporre la parola fine a quel capitolo così triste della Storia. L’attenzione viene posta su quelle persone “semplici” che per scelta o per caso si sono ritrovate di fronte a profondi orrori ma che hanno comunque deciso di aiutare chi ne aveva bisogno.

Il segreto di Parigi, di Karen Swan

Una dolce avventura estiva che intreccia al suo interno due storie, una attuale e l’altra passata. Quest’ultima racconta le terribili vicende di alcune famiglie ebree benestanti durante gli anni della guerra. Il passo dal sentirsi al sicuro data la condizione sociale, all’essere strappati alle proprie case è stato purtroppo molto breve e l’autrice pone l’attenzione su due tipologie di persone: quelli che hanno aiutato le famiglie ebree a scappare e quelli che invece si sono arricchiti vendendoli al nemico.

Il cavaliere d’inverno, di Paullina Simons

Una semplice – si fa per dire – storia d’amore ambientata in Russia al momento dell’invasione nazista. Arriva la guerra con i suoi razionamenti di cibo e le sue deportazioni a straziare la vita già difficile di un popolo provato. Un romanzo interessante in cui la storia d’amore illustra un profondo spaccato sulla vita quotidiana e sulle difficoltà del tempo. Il cavaliere d’inverno regala un approfondimento storico toccante e ricco di dettagli spesso ignorati.

Wolf: la ragazza che sfidò il destino, di Ryan Graudin

Una bella dilogia fantasy – distopica che essenzialmente risponde ad una semplice domanda: cosa sarebbe accaduto se Hitler avesse vinto la guerra? In un mondo per la maggior parte dominato dal Führer una giovane molto particolare, sfuggita ai campi di concentramento, si trasforma (letteralmente) in una motociclista professionista. L’obbiettivo è quello di vincere una delle più famose competizioni del nuovo impero tedesco: solo così potrà avvicinarsi abbastanza ad Hitler e ucciderlo. L’elemento fantasy nasce dai laboratori dei campi di concentramento, dove si facevano esperimenti sui bambini. Nonostante l’opera sia pura fantasia, gli argomenti toccati risultano drammaticamente forti e colpiscono dritti al cuore.

I diari della Borgogna, di Ann Mah

Un romanzo in cui la storia presente fa solo da sfondo a quella passata, che invece è la vera protagonista dell’opera. In quest’ultima si intrecciano le vite di due donne, matrigna e figliastra, durante gli anni dell’occupazione francese. Hanno due caratteri totalmente diversi e questo le porterà a combattere in modo diametralmente opposto per la sopravvivenza. Il romanzo approfondisce molto anche il trattamento riservato alle donne accusate di aver socializzato con i nazisti. L’autrice invita a riflettere sul fatto che per sopravvivere e per garantire un futuro ai propri cari si era disposti a tutto, anche ad andare a letto col nemico.

Per non dimenticare mai…

La storia non si impara soltanto tra i banchi di scuola. Anche un romanzo all’apparenza leggero può essere istruttivo, se solo si è in grado di riflettere attentamente sul messaggio che l’autore vuole lanciare.