Qualche settimana fa sono stati gli Uffizi a riaprire i battenti. Adesso tocca ai Musei Vaticani. I due grandi musei italiani, che annualmente raccolgono milioni di visitatori, sono pronti a ripartire in totale sicurezza. Un segno per l’arte da non sottovalutare e che rincuora.

La pandemia di covid-19 ha costretto a chiusure forzate esercizi commerciali, ristoranti e ultimi, ma non ultimi, cinema, teatri e musei. Per chi vive di arte, per chi era solito organizzare una gita fuori porta a caccia di musei, è stato un duro colpo non poter attraversare gli ingressi di luoghi importanti come gli Uffizi o i Musei Vaticani.

L’arte sta subendo delle sferzate non indifferenti. Forse non se ne parla mai abbastanza a causa di altre priorità, ma se pensiamo a quanto il bello e l’arte possano per davvero salvare, rivaluteremmo anche cosa significa sapere i luoghi di cultura chiusi al pubblico.

Abbiamo dato per scontato anche questo: viaggiare, visitare città d’arte, era consuetudine. Non occorreva essere esperti di opere antiche per girovagare tra i corridoi di un museo. Si partiva assieme alla famiglia e agli amici, magari per trascorrere una domenica differente. Poi è arrivata la pandemia di covid-19 che ci ha costretti a rivedere le nostre abitudini. L’arte è stata penalizzata con i suoi palazzi, ville o giardini serrati.

E abbiamo compreso dunque, ora in questo clima di festa per la prime riaperture, quanto visitare opere antiche che la storia l’hanno fatta, faccia parte del nostro vissuto. Faccia parte della nostra storia. Una storia artistica che dilata e inganna il tempo, che insegna e si fa amare. Riaprire le porte di luoghi importanti come quelli sopra citati, significa tornare a far rivivere la storia umana. Quel passato che, proprio attraverso quelle opere, vivrà in eterno attraverso gli occhi di chi le ammira.

Dopo mesi di chiusura non possiamo far altro che essere grati per questi segnali che, ci auguriamo, non restino isolati. Abbiamo bisogno di bellezza, in questo tunnel infinito. Di piccole vittorie, di spiragli. Botticelli, Michelangelo, Caravaggio, Leonardo, il Lacoonte… abbiamo ancora bisogno di tutti voi per essere ispirati.

I musei, come tutti i luoghi di cultura, creano aggregazione e stimolano l’interesse. Sono posti di ricerca e di scambi di idee. Fiumi di pensieri, insomma, che nemmeno la pandemia può arrestare.