Un californiano geniale, che ha messo la tecnologia nelle mani di tutti, trasformando il computer in un elettrodomestico alla portata anche degli utenti meno esperti.
Steve Jobs era un imprenditore e un informatico americano, genio affamato e folle, appassionato anche di fotografia.
Nasce il 24 febbraio 1955 a San Francisco. Il padre era uno studente siriano, Abdulfattah “John” Jandali, che diventò successivamente un professore di scienze politiche, la madre statunitense di origini svizzere e tedesche, Joanne Carole Schieble, era una studentessa universitaria che lo diede in adozione ad una famiglia dopo essersi assicurata che lo avrebbero fatto studiare. Nel 1972 Jobs si iscrisse all’Università, al Reed College, in Oregon, ma spinto dalla curiosità e dall’intuizione decise di lasciare i corsi universitari classici e di seguire i suoi sogni e percezioni. Seguì il corso di calligrafia con il quale apprese molto sulla scrittura, lettere e caratteri.
Andò a vivere a casa di amici. Per guadagnare qualche soldo iniziò a raccogliere bottiglie di Coca Cola vuote, per restituirle ai venditori. Percorreva 10 km a piedi per raggiungere il tempio Hare Kishna dove la domenica si mangiava gratis.
Iniziò anche una dieta di sole mele, le stesse che gli portarono fortuna.
Quando tornò in California riprese a praticare la sua passione per l’elettronica, trasmessagli da un vicino di casa al quale piaceva dedicarsi agli amplificatori, TV e ricetrasmittenti.
Iniziò a lavorare per Atari, uno dei maggiori produttori di videogame, poi nel 1976 insieme ad un suo amico e collega Steve Wozniak fondò la Apple Computer. Il garage di casa Jobs era la sede della società, il logo era la mitica mela morsicata che diverrà un icona dell’high-tech.
Jobs aveva la passione della fotografia, alcuni dei suoi scatti sono stati utilizzati negli sfondi per desktop di uno dei sistemi operativi Apple più conosciuti, Mac OSX 10,5 Leopard. Tra le fotografie scattate da Jobs e utilizzate come sfondi per quel sistema operativo ricordiamo: foglie di erba riprese con obiettivo macro per mettere in risalto la rugiada posata sopra, un albero pieno di foglie verdi, una distesa di piante di lavanda, un tempio zen buddista a Kyoto, in Giappone.
Apple I, fu la prima creazione di Jobs e di Wozniak, era un computer con pochi componenti ,economico, poteva essere collegato a una TV, aveva un sistema di memorie (rom) che rendeva più semplice l’accensione.
Apple I era un circuito elettronico da montare a piacere molti lo montavano su un mobiletto di legno, ne furono venduti 200. L’azienda nel frattempo iniziò a crescere, arrivò Apple II, il primo computer finito, senza parti da montare, già pronto all’uso.
Nel dicembre 1979 prese spunto dall’azienda informatica Xerox dove si stava studiando un sistema comandato da menu e icone, per rendere il computer un elettrodomestico alla portata degli utenti anche meno esperti.
Nel 1984 venne lanciato il Macintosh, il primo computer controllato con la tastiera, e con un nuovo apparecchio denominato mouse.
A vent’anni si fidanzò con Joan Baez, ex compagna di Bob Dylan, uno dei suoi miti, ebbe una figlia Lisa da un’altra compagna Chriss Ann. Nel 1991, sposò con rito buddhista Lamene Powell, dalla quale ebbe 3 figli. Nel 1985 dopo ripetuti contrasti con l’amministratore della Apple fu licenziato, ma questo lo liberò da impedimenti e fu per lui una grossa opportunità entrò nei periodi più creativi della sua vita.
Fondò l’azienda NeXT con la quale voleva produrre computer all’avanguardia, poi ne rilevò un’altra per 10 milioni di dollari da George Lucas il regista di Guerre Stellari, chiamata Pixar, ma entrambi le aziende non andavano bene. A metà degli anni Novanta il suo destino e quello della Apple si incrociarono di nuovo, Jobs convinse la Apple ad usare il programma sviluppato da Next come base per i nuovi computer, gli iMac.
La Apple acquistò la Next e nel 1996 Steve rivide tornare la sua fortuna. Anche con la Pixar ebbe successo, nel 1995 debuttò Toy Story, il primo film realizzato con sistemi di animazione digitale, diverrà poi il più importante studio di animazione di Hollywood.
Come era questa anima digitale? Era pignolo ed egocentrico, aveva un carattere non facile, ricorreva a licenziamenti di massa, bloccava i dipendenti negli ascensori e li interrogava, se le risposte non gli piacevano li licenziava.
L’icona del Mac, creata nel 1997 è stata ispirata ad un quadro di Picasso del 1934 dal titolo “Due personaggi”, ciò conferma l’ammirazione da parte di Steve Jobs del grande artista Picasso. C’è somiglianza tra il volto blu diviso a metà del personaggio di sinistra nel quadro e l’icona del Mac. Jobs apprezzava molto il pittore spagnolo e in varie occasioni ha riproposto una citazione di Picasso: “I bravi artisti copiano, i grandi artisti rubano”.
Nel 2001 nel mese di ottobre presentò l’iPod, il lettore portatile di musica, che si diffonde tra giovani e meno giovani. Dopo due anni arriva iTunes, negozio virtuale per comprare dischi, scaricare canzoni a pagamento dal web, poi si copiano nell’iPod e si ascoltano ovunque. Jobs aveva una vera passione, quasi un ossessione per Bob Dylan, era il suo artista preferito. Dylan venne utilizzato da Apple per pubblicizzare la vendita di musica digitale.
Nel 2004 scopre di avere un tumore al pancreas, un cancro rarissimo ma curabile con un intervento.
Dopo essere stato vicino alla morte si rituffò negli affari e decise di rilanciare un iPod con il quale si potesse telefonare. Tutto ciò che pensa Jobs si trasforma in oro e nel 2007 presenta al pubblico l’iPhone, un cellulare senza tastiera, con schermo sensibile al tocco, con capacità musicali e in grado di navigare nel web come il computer di casa. Il giorno in cui venne lanciato ne furono venduti 500 mila.
Il 17 gennaio Apple annunciò che Steve Jobs aveva richiesto un nuovo congedo medico.
Il 24 agosto 2011 si dimise dal ruolo di amministratore delegato di Apple lasciando come successore Tim Cook.
A causa della ricomparsa del carcinoma e con conseguente arresto respiratorio muore nella sua casa a Palo Alto in California il 5 ottobre 2011 a 56 anni.
Nel creare i suoi prodotti metteva una grande passione e grazie alla sua genialità ha rivoluzionato il mondo creativo dando gli strumenti necessari per designer, registi, musicisti e fotografia.
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