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La Giornata Internazionale della Donna si pensa sia nata in memoria delle operaie morte nel rogo della fabbrica Cotton di New York. Ma non è così. Scopriamo insieme perché.
La Giornata Internazionale della Donna, che cade ogni anno l’8 marzo è l’occasione per ricordare le conquiste sociali e politiche delle donne e non solo.
In Italia e in altri Paesi si è fatto spesso riferimento a un presunto episodio analogo avvenuto a New York l’8 marzo del 1911, quando nel rogo di una fabbrica di camicie persero la vita 134 donne. Sembra però che la fabbrica fosse inesistente ma che in realtà un rogo avvenne ma in febbraio. La verità è che a seconda dei paesi dove si è affermata questa tradizione cambiano le date, il luogo e il numero delle vittime. La Giornata Internazionale della Donna nacque per altri motivi. Andiamo a vedere quali sono.
La Giornata Internazionale della Donna, venne istituita negli Stati Uniti il 28 febbraio del 1909, dal Partito Socialista americano, che in quella data organizzò una manifestazione in favore del diritto delle donne al voto.
L’anno successivo la ricorrenza arrivò anche nel vecchio continente, in occasione del Congresso di Copenaghen nel 1910, durante la Conferenza Internazionale delle donne socialiste, dove si promuovevano i diritti delle donne a contribuire alla campagna in favore del suffragio universale.
All’epoca non era ancora stata stabilita una data precisa e come riferimento si prese quella americana nell’ultima domenica di febbraio.
Nel 1911 anche altre nazioni europee celebrarono la Giornata Internazionale della Donna dove i temi al centro del dibattito erano le rivendicazioni salariali, il diritto di voto e di esercizio di pubbliche funzioni, eliminazione delle discriminazioni erano i temi centrali del dibattito, al quale vi fu un alto numero di partecipanti, un milione di persone tra uomini e donne.
In occasione della Seconda conferenza delle donne comuniste che si tenne a Mosca nel 1921 venne proposta e approvata un’unica data per le celebrazioni, l’attuale 8 marzo “Giornata Internazionale dell’operaia” da qui la decisione di estendere la celebrazione a tutte le donne.
In Italia si iniziò a celebrarla nel 1922 ma, l’iniziativa si consolidò dopo la Seconda Guerra Mondiale nel 1946 dove comparve anche il simbolo di questa festa, la mimosa.
La mimosa aveva tutte le caratteristiche ideali per diventare il simbolo della Festa della Donna, perché fiorisce proprio nel mese di marzo e i suoi costi sono sempre stati molto contenuti. Il giallo in oltre è il colore della vitalità, della gioia e della forza, è il colore che rappresenta il passaggio dalla morte alla vita, diventando una metafora per ricordare le donne che si sono battute per l’uguaglianza sessuale.
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