Storia semiseria di pacchi e sfighe varie.

CAPITOLO PRIMO

Fu una settimana strana quella del 15 marzo 2021. Sul gruppo Le Leclerchine si litigava per la giusta declinazione dell’arancino/a.

Barbara e Sefora – rappresentanti delle due fazioni opposte – portavano prove a sostegno della loro tesi con una certa determinazione.

Ma non fu L’inchiesta Arancino/Arancina di iSoldiSpicci a convincere che “strano” fosse l’aggettivo giusto, quanto più un pacco targato Marilena Barbagallo che la giusta destinazione faticava a trovarla.

Sefora s’immaginava la sua box bella baldanzosa che viaggiava allegramente nel furgone di Poste Italiane SDA, chiedendosi come mai non fosse finito, per errore, in quello di Bartolini. Di certo BRT non avrebbe fatto tante storie per una consegna – a dire del corriere di Poste Italiane – in mezzo ai campi.

Sì, perché Sefora vive in campagna, benché in quella settimana aveva desiderato spesso abitare, che ne so?, anche a Seregno. Seregno, capite? Dove ogni trenta minuti suonano le campane della chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio. Ma meglio i timpani perforati che gli occhi bucati, no? Se non altro Sefora avrebbe potuto leggere in santa pace.

Se il corriere fosse giunto alla meta, magari…

Perché sapete dov’era finito il suo pacco?

A Bagheria.

CAPITOLO SECONDO

Durante una pandemia globale, un pochino fuori controllo, in un’Italia cromaticamente abbinata alle tinte del Sole e del sangue, Bagheria – città di una regione arancione – era zona rossa. Quando si dice la sfiga…

Ora, non ci sarebbe stato nulla di eclatante in tutto questo se all’interno di ogni box l’autrice non avesse inserito un gratta e vinci. Sì, signore e signori, quel Geniaccio di Marilena trovava sempre un modo per spargere pepe dappertutto, un po’ come il prete lancia tra i fedeli gocce di acqua santa.

A quel punto un dubbio sovvenne alle Leclerchine che entrarono subito in fermento. E se il pacco si perdesse e fosse il Fortunato? Nell’eventualità si sarebbe dovuto indire un ripescaggio, sicuro!

CAPITOLO TERZO

Il giorno successivo, informati i parenti entro quarto grado e gli affini entro il secondo, il corriere – che no, non era morto in un fosso – pensò bene di rifarsi vivo, chiamando Sefora.

“Senta, ma se ripasso oggi, lei è a casa?”

Che domande! “Lei passi, che il tour della città me lo sono già fatto ieri”.

CAPITOLO QUARTO

Era la Festa del Papà quando il cellulare di Sefora squillo di nuovo.

“Pronto?”

“Sono il corriere, devo entrare qua dentro?”, riferito alla via.

“Sì, questa volta la strada giusta l’ha trovata”.

Sta proprio in mezzo al nulla questa…”

“Cosa?”

“Niente, proseguo sempre dritto?”

“Esatto, bravo!”.

Fu così che Sefora s’improvvisò Google Maps per un giorno. Esperienza surreale vestire i panni del navigatore satellitare, per aiutare uno che sulle strade d’Italia ci lavora. Ma per i libri di Taurus, Venus e Chantal questo e altro.

CAPITOLO QUINTO

Sefora era ancora al lavoro quando la box con lo stemma della Black Dynasty approdò a destinazione. Eccitata fuori da ogni limite, quasi costrinse sua sorella a inviarle foto e video, per avere un’anteprima di quella gioia tanto sudata.

Il gruppo Le Leclerchine s’intasò di messaggi inoltrati. Tutte volevano sapere se era sopravvissuto al viaggio o meno, il pacco, ma soprattutto il gratta e vinci recitava “Hai vinto o Non hai vinto”?

L’addetta stampa e comunicazioni, Mary Martin, teneva d’occhio i social da qualche giorno. E quando la lieta nuova venne divulgata, una bolla d’invidia virulenta esplose su READERS GANG.

CAPITOLO SESTO

Il giorno prima

“Gente, ci sono novità sul fronte gratta e vinci!!!! The winner IS… rullo di tamburi… Susanna Cremaschi!!!”

Recitava così il messaggio di Mary e a quel punto Lavinia ce l’aveva.

Aveva il finale per la novella di Sefora.

CAPITOLO SETTIMO

Lavinia fu accusata di sadismo. Ma mica se ne vergognava lei. La gente che si lamenta le sta simpatica. È chi trova soluzioni razionali ai suoi deliri che deve starle alla larga.

Sadismo, sì, perché il fatto che la card vincente non fosse nella box della nostra sventurata Sefora significava Donna-Delusa con la doppia D maiuscola. E che fanno le donne deluse? Si lamentano. E scrivere di loro a Lavinia riesce di una facilità estrema.

EPILOGO

Fu quindi davvero una settimana strana quella del 15 marzo 2021. Corrieri con l’orientamento di una marmotta drogata, zeppole di cognate un po’ antipatiche per Maria Rosa, brioche al gelato al pistacchio come premio di consolazione per Sefora, Torte tignose per la Festa del Papà, decorate a mano per Barbara, box di “Nessuno può giudicare” – l’ultimo romanzo della Chiozza – con annesse provviste per l’inverno per Nicoletta, tortini al cioccolato con cuore morbido disdegnati da Michele, il figlio di Maria Rosa e, ultimo ma non per importanza, un concerto privato di DJ Scorpio per Sefora. Concerto privato, non si sa come, conclusosi in doccia. Nudi.

Quindi, che dire, tutto è bene quel che finisce bene, ma nulla da togliere a Susanna Cremaschi – legittima vincitrice del contest che si ringrazia per la partecipazione – Sefora se la merita la card con scritto Hai vinto, secondo voi?

The End

TRATTO DA UNA STORIA VERA

Attore protagonista: Sefora Piscitello.

Co-protagonista: zia Franci, che si recò inutilmente in via Malaspina

Con la partecipazione di Mary Martin, Maria Rosa Condello, Nicoletta Gavioli, Barbara Milicia, Jona Ceno e Paola Sighinolfi.

Autore: Lavinia Braccini.

*****

Copyright © 2021

Tutti i diritti riservati.