Ci ha lasciato recentemente Paul Van Doren, l’imprenditore statunitense, co-fondatore dell’azienda di scarpe e abbigliamento Vans, famosa azienda di sneakers, all’età di 90 anni. Ha creato un impero grazie alle sneakers di tela icone della cultura pop. Le Vans, scarpe iconiche, amate dalle rockstar, dagli skaters, sono infatti simbolo della lotta al razzismo.
Paul Van Doren ha trasformato un’azienda familiare in un marchio noto da anni a livello mondiale. E’ stato dirigente della Vans dalla sua fondazione nel 1966 fino al 1976, quando il fratello Jim prese il suo posto come dirigente. In quegli anni aveva 70 negozi solo in California.
Nasce a Boston il 12 giugno 1930, primo di 5 figli. La sua famiglia aveva origini olandesi. Frequentò la scuola fino alla terza media, trascorreva le sue giornate all’ippodromo, dove era soprannominato “Dutch the Clutch” ossia l’olandese acchiappatuttto, grazie alle sue doti di scommettitore e alla sua capacità di guadagnare. La madre mise fine alle sue imprese ippiche e lo fece assumere alla Randy’s, una fabbrica di scarpe di Boston, nel 1944.
Dopo 20 anni raggiunse la carica di vicepresidente esecutivo dell’azienda, si trasferì in California per gestire una filiale in difficoltà, qui Van Doren si mette alla prova creando una propria impresa calzaturiera. Nel 1966, al numero 704 della East Broadway ad Anaheim, California, insieme al fratello Jim e agli amici Gordy and Serge D’Elia, aprì la Van Doren Rubber Company. Le loro scarpe venivano realizzate in loco e vendute direttamente al pubblico.
Il primo giorno di apertura 12 clienti acquistarono le scarpe da barca Vans, conosciute ora come Authentic. Dopo la richiesta da parte di un cliente di poter acquistare un paio di Vans di colore diverso ci fu l’inizio alla personificazione delle scarpe per cui Vans è nota.
Con il modello Slip-On, Steve Van Doren, figlio di Paul decorò con il motivo a scacchiera la tornaia in tela, nacque così il famoso modello a scacchi. In quegli anni in Gran Bretagna, si stava diffondendo la musica ska, la 2 tone, che riguardava il tema del superamento delle tensioni razziali. La musica ska era popolare in Giamaica, il culmine massimo fu nel 1962, l’anno in cui la Giamaica ottenne l’indipendenza liberandosi dal colonialismo inglese. Band come gli Specials usavano il motivo a scacchi come simbolo di unità razziale. Le Vans Checkerboard Slip-On divennero elemento distintivo di questa subcultura.
Negli stessi anni, le Vans erano molto richieste tra gli skater californiani, il modello Old Skool, con la punte in pelle e il tallone imbottito, era adottato dagli skater che volevano maggior supporto e protezione dalle tavole in movimento.
Il momento di svolta si ebbe quando la Universal Pictures chiese dei modelli di scarpe per il set di un nuovo film. Il film era “Fuori di testa” , un film per adolescenti degli anni 80, che ebbe molto successo. Sean Penn scelse il modello checkerboard, il suo personaggio, un tossicomane Jeff Spicoli, indossava le Vans a scacchi che finirono anche sulla copertina della colonna sonora.
La stampa a scacchi Vans si può vedere ovunque. Collaborazioni con stilisti e marchi come Marc Jacobs, Marvel e Disney, hanno aumentato ancora di più la notorietà di questo motivo.
La stampa Checkerboard piace anche a molte celebrità, la star di “Twilight” Kristen Stewart, nel 2011 ha voluto lasciare la sua impronta sulla Walk of Fame di Hollywood indossando Vans Slip-On a scacchi.
There are 3 comments on this post
Comments are closed.