Il bosco di Troina, dopo circa quarant’anni nelle mani della criminalità organizzata, è tornato di nuovo a splendere, libero e rigoglioso, grazie al coraggio del sindaco Fabio Venezia che, da circa sette anni, vive sotto scorta.

Il bosco di Troina fa parte del parco nazionale dei Nebrodi, in provincia di Enna, ed è un vero e proprio paradiso verdeggiante di 4200 ettari con una meravigliosa storia dietro di sé: nove secoli fa, il Gran Conte Ruggero fece di Troina la prima capitale normanna di Sicilia, una volta accolto dalla popolazione. E decise, così, di donare migliaia di ettari di boschi agli abitanti, un dono prezioso in quanto quegli ettari di terreno fornivano carbone per i giorni freddi, sorgenti per le stagioni calde, selvaggina, pascoli e raccolto.

Da quando il nuovo sindaco fu eletto, nel 2013, cominciò la sua battaglia contro la mafia per riappropriarsene, grazie anche all’appoggio della comunità che non si è mai arresa.

“Un luogo del cuore. Uno di quei posti di cui ti cominciano a parlare fin dall’infanzia e che, anche se non ci sei ancora stato, hai la sensazione di conoscerlo già. Perché c’è un filo diretto che lega la popolazione di Troina al proprio bosco. Hanno cercato di spezzarlo, fortunatamente senza riuscirci. È accaduto che con l’era del boom economico e una nuova idea di “progresso”, a partire dal 1960 c’è stata una migrazione dalle aree rurali e forestali verso le aree maggiormente urbanizzate. A causa di questo spopolamento, in quei luoghi la guardia si è ridotta, con le conseguenze che tutti conosciamo: la criminalità ne ha subito approfittato. Ma fortunatamente, grazie all’impegno di grandi Persone, il legame si è nuovamente rivitalizzato, così tanto che sarà difficile tornare a periodi poco piacevoli di qualche tempo addietro”.

Queste sono le parole di Angelo Merlino, dottore di ricerca in Scienze e Tecnologie forestali ed ambientali, presidente del Parco delle Madonie e direttore tecnico dell’azienda Silvo Pastorale di Troina.

Ed è proprio dalla collaborazione con l’azienda Silvo Pastorale di Troina che sono nati molti progetti per la riqualificazione del luogo: produzione di saponi, di creme viso, la protezione delle specie protette come l’asinello ragusano e il cavallo sanfratellano, il taglio del legno per preparare il pellet e un progetto futuro che riguarda la ristrutturazione di un antico rifugio con la possibiltà di dare lavoro a più giovani possibili.

Un progetto di salvaguardia di un ambiente naturale ma anche di vittoria nei confronti della malavita.