Loredana Frescura è nata in un piccolo paese di campagna, Papiano, in Umbria. E’ cresciuta tra campi di girasole, vigneti, oliveti e orti, spesso in sella alla sua bicicletta. Grazie al padre, grande “cantastorie”, ha iniziato fin da piccola ad amare le parole e soprattutto la magia con la quale esse possono essere scritte o raccontate, creando trame e bellezza.
Loredana Frescura ha capito che lo studio rende liberi e che l’ingiustizia si combatte soprattutto con la verità e con il fare, il buon fare.
Vive ed è maestra di scuola primaria da tanti anni proprio nel suo paese d’origine, e viaggia all’occorrenza in ogni parte d’Italia quando viene chiamata per presentare i suoi libri.
Ha cominciato a pubblicarli nel 1995 (con “Il segreto di Icaro”) e da allora sono nati e cresciuti oltre quaranta libri per bambini, ragazzi, adulti.
Con “Il mondo nei tuoi occhi” scritto insieme a Marco Tomatis, ha vinto il Premio Andersen 2006. Ci sono stati prima e dopo molti libri, insieme a Marco e da sola, che hanno avuto riconoscimenti e che sono stati tradotti all’estero.
Loredana Frescura è di certo una delle scrittrici per bambini e ragazzi più famose e apprezzate d’Italia, e non solo.
Loredana Frescura: mamma di due ragazzi ormai grandi, maestra di scuola primaria da 37 anni, da tre decadi scrittrice di libri per bambini e ragazzi (per la precisione sono 43!). Sei l’emblema della donna multitasking! Domanda forse banale e scontata, ma che può interessare molto le nostre lettrici: come fai a far tutto?!
Brava che li hai contati… io sai che ci provo e poi mi perdo e poi lascio perdere?! Risposta semplice e difficile. Quando i miei figli erano piccoli era davvero faticoso, però dalla mia avevo la giovinezza. Scrivevo di notte quando loro finalmente, dopo una giornata di scuola-sport-amici-feste di compleanno-pediatra-ginocchia sbucciate, si addormentavano. Il mio primo romanzo è stato scritto tutto dalle nove di sera in poi, in genere arrivavo a mezzanotte. Un “libro-cenerentolo”! Oggi non riesco proprio. La sera dopo le nove, non rispondo neppure ai messaggi Whatsapp. Saluto il mondo con affetto e chiudo gli occhi.
Scrivo nei giorni di vacanza dalla scuola, in generale. Mi organizzo per passione. Se una storia è nella testa e preme, strappo il tempo. D’altronde chi ha la passione per la danza, per il trekking, per la palestra fa lo stesso. Il mio scrivere è passionale e non per passare il tempo. Per passare il tempo amo il cinema per esempio e neppure tanto. Sono pigra e amo il tempo lento e cerco di fare le cose che mi appassionano.
In questo ultimo periodo sono usciti ben due nuovi libri, entrambi scritti con Marco Tomatis: “I perfezionatori” e “Le bugie ti lasciano in mutande”. A parte il fatto che sei un vero portento, le domande sono due: quando trovi il tempo per scrivere o comunque qual è il momento della giornata in cui preferisci farlo?! Come scrivete tu e Marco, ormai da diversi anni, i vostri libri a quattro mani?!
Chi non pratica questo mondo può rimanere stupito: in realtà un romanzo arriva all’editore anche un paio di anni prima che esca nelle librerie, anche tre anni prima e questo spiega periodi in cui ci siano due testi in uscita nel giro di pochi mesi. Infatti a brevissimo, il 27 maggio, uscirà anche “Lupo e Lieve – i raccoglitori di parole” per All Around.
Con Marco ormai sono quindici anni che ci conosciamo e ci stimiamo; abbiamo una visione della vita molto simile e quando scriviamo un romanzo ci sintonizziamo: cioè ne parliamo (al telefono naturalmente, visto che lui vive in Piemonte e io in Umbria), ci scambiamo gli appunti e le idee, se è un romanzo storico studiamo gli stessi testi e poi ci vediamo di solito alla stazione di Firenze: un giorno intero in un bar tra caffè, acqua, panini e un quaderno dove scriviamo la struttura e tutto ciò che ci viene in mente. Poi ci salutiamo e andiamo a scrivere. Un capitolo ciascuno. Non sai che bellezza quando ricevo il capitolo di Marco e prima di leggerlo immagino come abbia risolto un problema, come abbia fatto muovere un personaggio! E’ una sorpresa e una gioia.
Di tutti i premi e i riconoscimenti che hai avuto, ce ne è uno al quale sei particolarmente legata e perché?
Sono legata tanto al Premio Andersen, lo considero il riconoscimento da parte del “mondo” che ti dice: sei un buon autore. Certo però che aver vinto il Premio Cento, il premio in cui sono i bambini e i ragazzi a votare è stata una grandissima gioia, il riconoscimento dei lettori, di quelli che materialmente e fisicamente ti leggono, ti ascoltano, ti riconoscono. Anche la finale del Bancarellino è stata una grande emozione. Ma tutti i premi sono forti emozioni: ricordo il Gigante delle Langhe dove “Sarò io la tua Fortuna” vinse il primo premio… anche lì votavano i ragazzi e avevo il cuore in gola ogni volta che aprivano una busta dove i ragazzi avevano scritto il loro voto.
Ti rifaccio la stessa domanda, ma declinata ai tuoi libri: ce ne è uno al quale sei particolarmente legata e perché?
Non tutti i libri che ho scritto hanno avuto lo stesso impatto su di me, però voglio bene ad ognuno di loro e ognuno ha il suo perché del mio bene.
“Io sto con loro” per esempio è stato dedicato alla scuola che salva.
“Massimo da sistemare” ai nostri alunni.
“Roberto e le sfidanzate”, una prima educazione sentimentale spensierata.
“I perfezionatori” il mio primo distopico.
“Lupo e Lieve – i raccoglitori di parole” un misto di fantasy che parte da una situazione reale.
E potrei andare avanti così per ciascun libro…!
Infine, una domanda a chi vorrebbe cimentarsi più seriamente nel mondo della scrittura (per bambini e non) e dell’editoria: hai dei consigli pratici e spassionati da dare?
Innanzi tutto avere un lavoro che possa darti il pane quotidiano.
Conoscere bene la grammatica, la sintassi, la morfologia della lingua.
Leggere di tutto e soprattutto essere curiosi di tutto. Ogni evento, ogni oggetto, ogni persona può diventare una storia, renderla interessante a molti è il compito dell’autore, della sua abilità di saper tessere: trama e ordito oppure di saper mescolare: acqua e farina.
Grazie a Loredana Frescura e a tutte le storie che ci ha raccontato e che continua a donarci!
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