Cosa succederebbe se una bambina tutta colorata di nome Cappuccetto Arcobaleno incontrasse il Coronavirus? Comasia Scialpi ha rivisitato la nota fiaba di Cappuccetto Rosso in chiave moderna, ambientandola ai giorni della pandemia di Covid-19, con tanto di incontro con il lupo che altri non è che il virus stesso.
Cappuccetto Arcobaleno di Comasia, però, non è soltanto la rivisitazione di una fiaba, è soprattutto un messaggio di speranza e inclusività.
Speranza e inclusività
Speranza e inclusività per tutto ciò che viene visto, purtroppo e spesso ancora oggi, diverso. Fuori dagli schemi.
E la Cappuccetto di Comasia è proprio fuori dagli schemi, tanto da essere davvero unica e speciale.
Il coraggio di Cappuccetto Arcobaleno
Cappuccetto Arcobaleno rappresenta, dal mio punto di vista, ogni bambino nel mondo che ha affrontato con coraggio la pandemia.
Da ognuno di loro abbiamo potuto imparare, noi adulti, cosa vuol dire sacrificare un po’ della nostra quotidianità per aiutare, soprattutto, i più deboli.
Altruismo e rispetto
Ciò che mi ha anche molto colpito in questo libro è il potere dell’altruismo e del rispetto che ha l’autrice per i suoi lettori.
Oltre a essere scritta in italiano, la fiaba è anche tradotta in inglese e CAA (Comunicazione Aumentativa Alter-nativa) per quei bambini ma anche per quegli adulti che hanno disturbi dell’apprendimento.
Attraverso le parole associate alle immagini anche per loro sarà possibile leggere con semplicità.
Esercizi per imparare
La parte finale del libro è ricca di esercizi e giochi divertenti che completano in modo perfetto questa bella lettura.
Ho chiesto a Comasia cosa ha provato nell’esatto momento in cui lavorava al suo libro.
Queste sono state le sue parole.
«Posso suddividere la stesura in due momenti: la prima, quella della realizzazione della fiaba vera e propria è avvenuta durante il primo lockdown.
Mentre “fuori” c’era un caos generale, io me ne stavo chiusa in casa a cercare qualcosa che non mi facesse sentire sola.
Così, mi cimentai in questa nuova avventura.
Ma ancora non immaginavo dove mi avrebbe portata.
Come dico spesso ai bambini dei miei corsi di scrittura creativa, all’interno delle prime storie, spesso inconsciamente inseriamo noi stessi.
Pertanto, le emozioni di Cappuccetto Arcobaleno, meglio, Cappuccetto Arcobaleno stessa in questa storia si identifica con me.
Da qui, possiamo passare al secondo momento: lockdown 2021.
Un duro colpo per me che avevo tante idee e, soprattutto, tanta voglia di andare in giro a portare “creatività e sorrisi”.
Ma mi sono rituffata nella mia salvezza: la scrittura. Iniziai a pensare:”Cosa potrebbe essere utile ai bambini?”.
Semplicemente essere presi per mano, guidati ognuno a suo modo, alla scoperta del “nuovo”.
Una delle ragioni per cui questo testo è stato tradotto in inglese e in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa).
Infine, la realizzazione di queste pagine è stata realizzata con una forte voglia di maternità che stenta ad arrivare.
Ma quando arriverà il mantello di Cappuccetto Arcobaleno brillerà più che mai.»
Cappuccetto Arcobaleno
Casa Editrice Kimerik
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