La prima donna laureata in Italia e nel mondo è Elena Cornaro Piscopia, si laurea il 25 giugno del 1678 all’università di Padova.
La sua vita
Elena Cornaro Piscopia nata a Venezia, quinta di sette figli, da un papà nobile e una mamma popolana. Già a 6 anni il padre di era accorto dell’intelligenza della figlia e ne aveva favorito l’educazione assoldando insegnanti di fama. I teologi Giovanni Battista Fabris e Felice Rotondi, il latinista Giovanni Valier, il grecista Alvise Gradenigo e il rabbino Shemel Aboaf.
A 19 anni, quando era in età da marito, Elena decise di farsi oblata benedettina, di dedicarsi alla vita religiosa, per poter continuare a studiare. Parlava greco, latino, spagnolo, francese e inglese, suonava quattro strumenti ma la sua passione era la teologia.
Ma quando il padre chiese all’università di Padova di assegnare alla figlia la laurea in Teologia il vescovo (e cancellerie dell’ateneo) disse che “dottorar una donna” era uno “sproposito” che avrebbe reso i decisori “ridicoli a tutto il mondo”.
Non il primo e neanche l’ultimo come sappiamo, intervento “a sproposito” della Chiesa. Ma Elena non si arrese, cambiò materia e qualche anno dopo riuscì a laurearsi.
Elena Cornaro Piscopia discusse la tesi dottorale in latino commentando brani scelti dalla commissione di esame che al termine, invece di riunirsi per deliberare i voti, scelse di approvare la nuova dottoressa seduta stante. Aveva appena compiuto 32 anni e non le fu mai concesso di insegnare.
Mori pochi anni molto giovane, terminando una vita, per quel che si è appreso, piuttosto infelice.
Un esempio mondiale
La sua impresa resta un esempio mondiale di emancipazione femminile, ancora più grande se si pensa che per avere la seconda donna laureata al mondo, sempre in Italia, toccherà attendere 54 anni.
La statua di Elena Cornaro Piscopia è nel cortile dell’Ateneo in memoria di questa grande donna che è stata la prima a raggiungere quetso grande traguardo.
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