“Solo l’amore inappagato è davvero romantico.”
L’amore inappagato. Woody Allen presenta questo assunto come la verità sostenuta da Maria Elena, enigmatico personaggio interpretato da Penélope Cruz nella celebre pellicola Vicky Cristina Barcelona.
Si dice che gli amori impossibili sono quelli che non hanno mai avuto una vera fine, restano per sempre, e per sempre troveranno il loro spazio nel cuore e nei ricordi di cui si alimentano.
Gli amori inappagati vivono di immagini che sembrano nitide e a distanza di anni, sempre più belle, ma in realtà sempre più sfocate. Gli amori impossibili non moriranno mai nella routine e nell’abitudine, perché non siamo stai noi a volerli interrompere. E’ stata la vita.
L’amore vive di fasi e l’amore interrotto, quello mai davvero vissuto, resta immobile in un limbo di fase intermedia, che lo renderà sempre l’amore dei “SE..”: se l’avessi incontrato prima, se non fossimo stati già impegnati, se non avessimo età così diverse, se non abitassimo a miglia di distanza…
Per l’immaginario comune, questo è davvero romantico.
A confermare la teoria è anche Ferzan Ozpetek sostenendo che “Gli amori impossibili non finiscono mai, sono quelli che durano per sempre”.
E se invece guardassimo queste romantiche storie d’amore sotto un’altra prospettiva?
Forse dovremmo trarre saggi insegnamenti da capolavori come Via col Vento, romanzo nato dalla magistrale penna di Margaret Mitchell, in cui vediamo la bella e intelligente Scarlett O’Hara perdere ogni senso della realtà e della ragione, ma, ahimè, anche il vero amore della sua vita, per rincorrere una vana illusione, l’amore inappagato e inconcreto per Ashley Wilkes.
Cosa resta quando si comprende che si è perso qualcosa di unico per aver rincorso un miraggio?
Personalmente questa evenienza la trovo fin troppo poco romantica. Vivere di ricordi a volte fa male, ma vivere di illusioni è altamente tossico.
A volte ad amare senza conoscere si rischia di perdere senza capire.
Comments are closed.