Più di 3.000 persone al giorno. Code incessanti dalla mattina alla sera. Piazza Venezia bloccata per la quantità di persone che hanno quotidianamente atteso di visitare la mostra più amata di sempre.
Van Gogh a Palazzo Bonaparte di Roma è la mostra dei record con 580.741 visitatori complessivi provenienti da ogni parte del mondo, 11.000 gruppi, 70.000 studenti e milioni di foto e commenti sui social e sulla stampa internazionale.
Non si ricordano, almeno negli ultimi 30 anni, mostre che abbiano raggiunto simili risultati.
Il motivo?
“Sicuramente Van Gogh è uno degli artisti più amati dal grande pubblico – dice Iole Siena, Presidente di Arthemisia, che ha prodotto e organizzato la mostra – ma il successo senza precedenti di questa mostra è legato anche e soprattutto a ciò che il pubblico ha trovato in mostra, che è molto di più delle sole opere. La nostra attenzione maniacale per tutti i visitatori, la ricchezza dei contenuti, l’aver accompagnato le opere con scritti, musica, video, lettere e scenografie coinvolgenti, ha fatto la differenza, ha fatto emozionare le persone, ha fatto conoscere Van Gogh nel profondo, ne ha fatto parlare. Le nostre mostre piacciono tanto e hanno risultati diversi dalle altre, perché noi amiamo e rispettiamo profondamente i visitatori, ogni nostro sforzo si rivolge al pubblico, ci immedesimiamo in chi paga un biglietto per apprendere ed emozionarsi. Credo che la differenza stia essenzialmente in questo, nell’amore che il pubblico percepisce quando entra in una mostra Arthemisia.”
Con il patrocinio del Ministero della cultura, della Regione Lazio, del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura. E dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, la mostra è stata prodotta e organizzata da Arthemisia. E realizzata in collaborazione con il Kröller-Müller Museum di Otterlo ed è stata curata da Maria Teresa Benedettie Francesca Villanti.
La mostra su Van Gogh ha visto come main sponsor Acea, Generali Valore Cultura. Special partner Ricola, mobility partner Atac e Frecciarossa Treno Ufficiale, media partner Urban Vision.
Il catalogo è pubblicato da Skira con saggi a cura di Maria Teresa Benedetti, Marco Di Capua, Mariella Guzzoni e Francesca Villanti.
Le grandi mostre d’arte continuano a Palazzo Bonaparte, con due appuntamenti straordinari.
Dal 26 maggio apre al pubblico “SEMBRA VIVO! Sculture iperrealiste dei più grandi artisti contemporanei”, la prima esposizione in Italia di sculture così realistiche da sembrare vive.
Gli artisti esposti sono i più grandi della scena contemporanea internazionale e vanno da Ron Mueck a Maurizio Cattelan, a Sam Jinks, Patricia Piccinini, John DeAndrea, Berlinde de Bruyckere, Carole A. Feuerman, George Segal, Robert Graham e molti altri.
Tra le opere iconiche presenti in mostra i piccioni dell’installazione Ghosts (2021). E la famosa banana Comedian (2019) entrambe di Maurizio Cattelan. La gigantesca testa di uomo Dark Place (2018) di Ron Mueck e Cowboy with hay (1984/1989) di Duane Hanson.
E poi, dal 24 ottobre, sarà la volta della più grande esposizione mai realizzata prima d’ora su ESCHER. Il genio olandese che nel giro di pochi anni, grazie anche alle mostre prodotte da Arthemisia nel mondo, è diventato uno degli artisti più amati dal grande pubblico.
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