C sta ‘o Mar for…

Mar For. 2021 In tanti mi consigliano di guardare una nuova serie Rai uscita da poco, si chiama Mare Fuori.
Do un’occhiata e decido di guardare i primi minuti. Niente da fare, mi annoiano. Al minuto 15 stacco.

2022 Inizio a notare  in giro un incredibile hype per l’uscita della terza stagione di Mare Fuori, e Netflix la acquista. 
Mi incuriosisce e decido di darle una seconda possibilità. Guardo il primo episodio, ma purtroppo niente da fare… non mi cattura.

2023 I’Italia è conquistata, all’estero si parla di riprodurre il format della serie. 
In genere mi innervosisce spettacolarizzazione di un lato della mia città che in realtà esiste in ogni grande città ma, come si sa, per Napoli viene messo in evidenza più che per altri luoghi.

Decido di guardare Mare Fuori per avere poi gli strumenti adatti per controbattere chi crede a tutto ciò che viene “mostrato sul palco televisivo”.

E qua mentre scrivo… sento le primissime note di Stefano Lentini… le prime note della meravigliosa canzone che fa da colonna sonora a questa “dipendenza” che si chiama Mare fuori.

-Primo episodio: lento da morire 
-Secondo episodio: magari posso provare… vado avanti, molto scettica, ci sta!
-Terzo episodio: penso che forse poi come intrattenimento non sia tanto male.
-Quarto episodio: gli attori, soprattutto i giovani, devo ammettere che se la cavano discretamente… soprattutto se consideriamo che alcuni sono alle prime esperienze televisive.
-Quinto episodio: sono totalmente immersa nella storia. Le interpretazioni diventano “vere”. I ragazzi sono bravi. I personaggi ben strutturati. I flashback ci consentono di comprendere i loro background e tutto prende un senso compiuto o in divenire. 

La colonna sonora spacca e a memoria non ricordo una serie tv che abbia un soundtrak così meraviglioso.
I protagonisti mi entrano nel cuore.
Si raccontano sentimenti, ribellioni, drammi e anche la violenza trattata trova sempre un risvolto. 
Mare fuori è la serie che narra quanto dietro ogni azione o evento negativo possa sempre essere cercato un aspetto che in qualche modo cambia il modo di guardare.

È il racconto di come nella vita anche quando sembra non esistere una scelta, se guardi dentro di te quella scelta esiste sempre.
È il racconto delle delle seconde possibilità.
È il racconto di tanti riscatti, dopo tanti errori. 
È il racconto della speranza nel futuro dopo tanto male.
Ho pianto… ho pianto pur sapendo sempre esattamente quello che stava per accadere (grazie spoiler social!).
Ho pianto perché gli occhi di Carmine non possono mai lasciare indifferenti. 
Ho pianto perché in Mare fuori viene raccontata l’amicizia che lega per la vita. 
Ho pianto perché i legami non sono quasi mai quelli del sangue, ma quelli che si scelgono.
Ho pianto per un padre che protegge i suoi figli, pur non essendo il loro vero padre, ma è più padre di ogni padre.

Ero scettica… ora ammetto che ero prevenuta a causa di tutta la melma racconta sulla mia città.

Mare fuori (Mar For), invece, mi sento di considerarlo un valore aggiunto, e io sono in una valle di lacrime… in attesa della quarta stagione, le riprese sono iniziate proprio ieri, mentre tutti i mei personaggi del cuore sono contemporaneamente a rischio!

-Personaggio preferito: Edoardo Conte
-Un pezzo di cuore: Carmine Di Salvo
-Personaggio femminile preferito: Rosa Ricci
-La mia crush (perché in Mar For, è impossibile non averne una): Don Salvatore Ricci
-Il padre che tutti vorrebbero: il Comandante.