Il metodo Kominsky tratta di un insegnante di recitazione singolare e alquanto cinico. Ci si nutre delle sue incredibili perle di saggezza già dai primi istanti del primo episodio della prima stagione di questa serie davvero unica.
Il protagonista, appunto Kominsky, interpretato dall’azzeccatissimo Michael Douglas, è un insegnante di recitazione all’attivo in una scuola da lui stesso fondata. Ma attenzione! La sua non è una scuola di recitazione che insegna le classiche scorciatoie per diventare divi di Hollywood in quattro e quattro otto.
Il primo monologo di Kominsky in apertura
In apertura di serie, nel suo primo monologo ai ragazzi del suo corso dice che ogni attore quando recita sta interpretando Dio. Questo perché, dopotutto (citazione testuale) – Dio crea. Lui dice: “ecco il mondo!” e… Bam! Quel mondo esiste. Lui dice: “ecco la vita!” e… Bam! Di nuovo. Nasce la vita. Dio dice: “ecco la morte” e… Bum! Oscurità. E l’oscurità ritorna. – Che dire, parole ammalianti e ancora di più la loro conclusione, la riflessione che ne fa subito dopo quest’insegnante dal carattere spigoloso e alquanto cinico, in apparenza.
La singolare vita di Sandy Kominsky
La vita di Sandy kominsky si divide tra il suo impegno come insegnante e tra il rapporto con il suo migliore amico Norman, interpretato da un egregio Alan Arkin. Poi c’è la sua storia che fatica a decollare con la coetanea e sua studentessa Lisa, interpretata da una grande Nancy Travis. Infine il rapporto con sua figlia Mindy e la sua ex moglie interpretata da una Kathleen Turner (ricordiamo le passate collaborazioni tra lei e Michael Douglas in film che hanno fatto epoca come “La guerra dei Roses” e “All’inseguimento della pietra verde”) che troviamo un po’ segnata dagli abusi, ma pur sempre grande.
Una serie dedicata ai “non più giovanissimi”
Il metodo Kominsky è una di quelle serie (ormai in voga) che mirano a evidenziare la figura della persona non più giovanissima, diciamo anche anziana, che non è socialmente esclusa solo in virtù della propria età avanzata. Come anche in Grace and Frankie, altra celebre serie TV di successo con le grandi Jane Fonda e Lily Tomlin, qui si dà grande risalto a quella fascia di età che viene molto spesso ritenuta non più attiva sotto molti punti di vista, e che invece vuole riscattarsi e mostrare al mondo che anche quando si è superata la giovinezza si può vivere pienamente, anzi, spesso si è in una fase in cui si ricomincia davvero a vivere. Si comprendono molte cose che non si erano afferrate prima, e si è molto più empatici perché si è vissuto tanto dolore nel corso della propria vita.
Una serie ironica che affronta molti temi, anche delicati
Quindi, non fatevi ingannare dai protagonisti che non sono più dei giovinetti! Il metodo Kominsky è una serie TV che affronta temi come il sesso, l’amore e la morte da un punto di vista di grande attualità. L’ironia è tagliente e ricercata, mai spicciola e scontata, tipica delle grandi produzioni che annoverano appunto nomi di spicco come quelli appena citati.
Le stagioni sono tre in totale e al momento non si hanno notizie della lavorazione di una quarta stagione. Il finale della terza stagione sembrerebbe proprio chiudere l’intera serie senza dare spazio ad un eventuale proseguimento.
L!articolo è dedicato al grande Alan Arkin, scomparso appena pochi giorni fa.
Come sempre, un augurio di buona visione!
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