Appetricchio di Fabienne Agliardi per Fazi Editore svela un mondo misterioso e tutto da scoprire tra le sue pagine.

Appetricchio è un libro affascina sin da subito perché ci porta in un viaggio unico, attraverso storie accattivanti, curiose e indimenticabili. Appeticchio non è solo un libro, è un’esperienza che ti cambia, permettendoci di vedere il mondo da una prospettiva completamente nuova.

Appetricchio: un avventura nel tempo

I protagonisti sono gli abitanti di un piccolo e sconosciuto paese lucano e la storia viene narrata da una famiglia bresciana, i Bresciani, appunto, che ogni anno tornano a Petticchio perché Rosa, la moglie di Guidodario, è originaria di Peticchio, un piccolo e particolare paese, poco noto ai più: infatti non lo troverai scritto da nessuna parte! La posizione esatta di Petricchio rimane infatti sconosciuta, ma coloro che vi sono stati o che hanno radici lì spesso fanno ritorno. Questo è il caso di Rosa, che per vent’anni ha portato suo marito e i loro figli gemelli, Mapi e Lupo, a visitare i suoi genitori che vivono a Petricchio, o di Adelina, che, dopo essere cresciuta in Argentina, fa ritorno al suo paese d’origine per stabilirvisi.

Venticinque abitanti, di cui metà sordomuti. Sulle cause della patologia nessuno diceva e nessuno indagava: la faccenda era assoluta normalità. Venticinque, che però via via aumentavano grazie ai criaturi e soprattutto alla figliolanza dei Colasuonno.

A Petricchio, soprannominato “Appetricchio” per via del bizzarro dialetto locale, vivono personaggi stravaganti, originali e autentici. Queste persone hanno un passato e una storia da raccontare, e forse anche un insegnamento da dare.

Ritornando al linguaggio. Peticchio è un luogo dal dialetto singolare, in cui si mescolano verbi inventati e coniati, accompagnati da onomatopee e semplificazioni. Nel corso del tempo, si sono sviluppati suoni creativi, che scorrono fluidi sulle labbra, e sono stati rafforzati da un gesto deciso per aiutare i non udenti, al punto che l’idioma è diventato incomprensibile agli estranei.

Il libro inoltre ci catapulta attraverso i meandri del tempo, spingendoci avanti e indietro senza sosta. Ad un certo punto, il motivo del mancato ritorno di Mapi ad Appetricchio si dipana, suscitando una crescente curiosità mista ad eccitazione: cosa l’ha trattenuta lontana? Forse il suo partner l’ha lasciata? O è stata vittima di qualche evento drammatico? Noi continuiamo a immergerci in questa lettura coinvolgente, lasciando che ci trasporti in un viaggio di scoperta e di profonda introspezione.

Leggere Appetricchio

La lettura di questo libro è piacevole e scorrevole, quasi come una fiaba. Tuttavia, a un certo punto, si percepisce la nostalgia di un passato che non tornerà mai, un passato che vorremmo mantenere a tutti i costi. Anche dopo aver terminato la lettura, questa nostalgia persiste, perché alla fine siamo tutti cittadini di Appetricchio.

Petricchio è un luogo vivace, un borgo senza voce nascosto all’interno di un bosco. Ma Petricchio esiste davvero? Chi lo sa. Petricchio esiste nella misura in cui lo vogliamo far esistere, proprio come il luogo dei divertimenti di quanto eravamo bambini, ovunque esso sia. È il quartiere e il cortile in cui abbiamo vissuto i nostri momenti felici. Non importa dove sia. L’importante è che esista.

Sono tornata per imbastire questa storia, e ho vissuto, nonostante il buio, una vita di luce, e nonostante il silenzio una vita di suoni. Ho preso appunti di vite normali ma straordinarie, di milanesi che poi erano bresciani, di famiglie monche e ritrovate. Non ho avuto bisogno di parlare, m’è bastato ascoltare. Ho osservato, accolto, accettato. Ho aspettato e sopportato, cercando di riempire dove mio padre aveva svuotato.

Petricchio è un luogo unico e affascinante, in cui la lingua e le storie si intrecciano dando vita a un’esperienza letteraria coinvolgente e suggestiva. Siamo tutti invitati a scoprire questo luogo immaginario e a farlo vivere attraverso le nostre emozioni e i nostri ricordi. Attraverso un’atmosfera nostalgica e accompagnata da un sottile umorismo e innumerevoli espressioni dialettali e onomatopeici, la storia si sviluppa nel corso di vent’anni, estate dopo estate, seguendo la crescita di Mapi e Lupo. Racconta di un tempo ormai passato, di una comunità con i suoi inevitabili difetti, ma unita nei momenti cruciali.

Petricchio è un luogo dal passato, che forse rappresenta quel luogo speciale in cui ognuno di noi vorrebbe fare ritorno per gustare nuovamente il dolce-amara sapore dei ricordi.

Link per l’acquisto: Fabiane Agliardi Fazi