Quel femminicidio di trent’anni fa a Città del Messico che riguarda tutte noi: “L’invincibile estate di Liliana” di Cristina Rivera Garza. Da una lettura pubblica un progetto collettivo di mobilitazione: l’azione letteraria di scrittrici contro la violenza di genere
La genesi di “Unite. Azione letteraria. Scrittrici contro la violenza di genere”. Dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, massacrata a 22 anni l’11 novembre dello scorso anno dal suo ex ragazzo, le manifestazioni del 25 novembre (Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne), il 28 novembre alla libreria Tuba di Roma, scrittrici e giornaliste si sono ritrovate per leggere insieme pagine del memoir “L’invincibile estate di Liliana” di Cristina Rivera Garza, dedicato al femminicidio della sorella avvenuto più di 30 anni fa a Città del Messico (libro edito da SUR 2023). Una lettura pubblica durante la quale è maturato l’appello all’azione letteraria: “Unite. Azione letteraria”. Invito rivolto a scrittrici e giornaliste, con un obiettivo: pubblicare dal 3 gennaio al 3 marzo su giornali cartacei, online e blog, articoli e racconti sulla violenza di genere. Per tenere alta l’attenzione sulla questione e rappresentare con “parole esatte” tutte le sue declinazioni della violenza di genere. I femminicidi sono solo la punta dell’iceberg di un sistema di sopraffazione e violenza di cui si nutre una società di stampo patriarcale.
L’invito all’azione letteraria
In Italia nel 2023 le donne che sono state uccise dai loro compagni, ex partner, familiari sono state 113 (fonte: Non Una di Meno). Ma i femminicidi sono solo la punta dell’iceberg di un sistema di sopraffazione e violenza che ancora riguarda in maniera diffusa le donne italiane. Secondo i dati dell’Istat, una donna su tre ha subito violenza nel corso della sua vita: molestie, stupri, violenze psicologiche. Ma ogni volta che un episodio efferato conquista le prima pagine dei giornali, si parla di “amore”, “gelosia”, “raptus”, “onore”. Spesso le donne che sono vittime della violenza sono colpevolizzate e ri-vittimizzate attraverso un linguaggio inappropriato, nonostante decenni di battaglie, di protagonismo femminile e di una cultura che da almeno 150 anni prova a ridare parola e voce alle donne.
La scrittrice messicana Cristina Rivera Garza ha impiegato 29 anni per poter raccontare la storia dell’assassinio di sua sorella nel libro L’invincibile estate di Liliana. Un’impresa rimandata dall’impossibilità di poter fare i conti la tragedia come ha spiegato Rivera Garza in più di una intervista, non solo per la difficoltà di elaborare un simile lutto, ma anche per l’assenza di un linguaggio adeguato: per troppo tempo il “senso comune” e la sostanziale tolleranza di polizia e tribunali hanno ri-vittimizzato le donne, mentre una definizione come “delitto passionale” contribuiva a sfumare la responsabilità del colpevole e perfino ad aggiungere un tocco romantico. In quegli anni non c’erano ancora le parole per descrivere la violenza di genere: il femminicidio non è stato ufficialmente classificato come reato in Messico prima del 14 giugno 2012. In Messico 11 donne vengono uccise ogni giorno dal partner, negli Stati Uniti ne vengono assassinate 3, ma la parola femminicidio non esiste.
Il libro. L’invincibile estate di Liliana
È il 16 luglio del 1990 quando Liliana Rivera Garza fu assassinata. Aveva vent’anni, studiava architettura. Da tempo cercava di porre fine a una relazione con Ángel González Ramos, il ragazzo che non le dava tregua. Qualche settimana prima della tragedia, prese una decisione definitiva: nel bel mezzo dell’inverno aveva scoperto che in lei c’era, come diceva Albert Camus, un’invincibile estate. L’avrebbe lasciato per sempre. Avrebbe cominciato una nuova vita. Avrebbe fatto un master, si sarebbe trasferita a Londra. La decisione del ragazzo fu che lei non avesse una vita senza di lui.
Trent’anni dopo, a partire dalle carte di Liliana, dalle indagini dell’epoca e dalle testimonianze di amici e familiari, la scrittrice ricostruisce la storia della sorella, una storia personale ma terribilmente universale: quella di una giovane donna, brillante e determinata, che muove i primi passi in un mondo permeato dalla violenza di genere. Dal primo amore con un ragazzo affascinante ma geloso e possessivo, fino all’ultima meravigliosa estate, fatta di viaggi, emozioni e libertà mai sperimentate prima. In un memoir che sfida ogni convenzione stilistica, con una prosa luminosa e poetica e un finissimo equilibrio tra fiction e non fiction, Cristina Rivera Garza affronta il lutto che l’ha cambiata per sempre, e che ancora oggi determina la persona che è e le cause per le quali si impegna a lottare ogni giorno.
L’autrice. Cristina Rivera Garza
Cristina Rivera Garza è nata a Matamoros, Tamaulipas, nella frontiera con Brownsville, Texas. Docente all’Università di Houston, è stata l’unica scrittrice ad aver vinto due volte il premio Sor Juana Inés de la Cruz: nel 2001 con “Nadie me verá llorar” (Nessuno mi vedrà piangere, Voland, 2008, tradotto da Raul Schenardi), definito dallo scrittore messicano Carlos Fuentes “una delle opere di narrativa più importanti della letteratura non solo messicana, ma in lingua spagnola”, e nel 2009 con “La muerte me da”. Ha vinto anche il Premio Anna Seghers nel 2005 e il Roger Caillois nel 2013 per la letteratura latinoamericana.
Adesioni all’azione letteraria. Scrittrici contro la violenza
Più di cento scrittrici e giornaliste hanno aderito all’iniziativa. Ognuna ha usato la sua voce e le parole più adatte a descrivere un fenomeno complesso e multiforme, perlopiù tollerato dalla società. Il 4 marzo al Teatro Manzoni di Roma la serata di lettura degli articoli in sostegno dell’azione letteraria e rilanciare eventi in altre città d’Italia. Monica Acito, Silvia Avallone, Simona Baldelli, Daria Bignardi, Paola Bono, Maria Grazia Calandrone, Annalisa Camilli, Giulia Caminito, Rossana Campo, Loretta Cavaricci, Paola Cereda, Teresa Ciabatti, Giulia Ciarapica, Antonella Cilento, Francesca Coin, Donatella Di Pietrantonio, Valentina Farinaccio, Veronica Galletta e Livia Del Gaudio, Daniela Gambaro, Chiara Gamberale, Ilaria Gaspari, Anna G. Dato, Irene Graziosi, Antonella Lattanzi, Loredana Lipperini, Maristella Lippolis, Francesca Maccani, Laura Mancini, Francesca Manfredi, Gaia Manzini, Annalisa Marinelli, Titti Marrone, Michela Marzano, Laura Marzi, Chiara Mezzalama, Valentina Mira, Paola Moretti, Greta Olivo, Ilaria Palomba, Melissa Panarello, Carmen Pellegrino, Marta Perego, Romana Petri, Sandra Petrignani, Letizia Pezzali, Valentina Pigmei, Lorenza Pieri, Rosella Postorino, Tea Ranno, Elvira Seminara, Chiara Sfregola, Raffaella Silvestri, Lorena Spampinato, Chiara Tagliaferri, Nadia Tarantini, Giuseppina Torregrossa, Alice Urciolo, Maddalena Vaglio Tanet, Caterina Venturini, Giovanna Cristina Vivinetto, Anna Voltaggio.
Sulla pagina Facebook e su Instagram si possono leggere tutte le segnalazioni degli eventi e degli articoli pubblicati e trovare le istruzioni per partecipare all’azione.
Questi gli indirizzi:
Facebook: Unite. Azione letteraria
Instagram: Unite. Azione letteraria
Link per l’acquisto: L’Invincibile estate di Liliana
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