
È tornata “in azione”. Ed è un ritorno sugli schermi in forma smagliante. Stiamo parlando di Cameron Diaz, una delle dive più simpatiche e solari di Hollywood, che dieci anni fa ha deciso di prendersi una pausa dal mondo dei riflettori per concentrarsi sui figli e sulla famiglia. “Sono stati i dieci anni migliori della mia vita” ha annunciato recentemente, ospite al Graham Norton Show della BBC.
Back in Action, il nuovo film Netflix, vede Diaz protagonista accanto a Jamie Foxx – attore che è stato un fattore decisivo nella scelta dell’attrice. Avevano lavorato insieme già nell’ultimo film, Annie, del 2014, prima che lei decidesse di uscire di scena. Ed è un duo che effettivamente di chimica ne ha da vendere.
La commedia action li vede rinunciare alla loro carriera da spie per allevare i figli lontano dalle pallottole… Suona familiare? Il film attinge proprio alla già citata realtà dell’attrice. Dopo quindici anni vissuti in anonimato, Emily (Cameron Diaz), vorrebbe tornare in campo. Le manca il suo lavoro, prova una forte nostalgia verso quell’adrenalina e quel senso di avventura.
Sempre nell’intervista alla BBC, Diaz ha dichiarato: “Volevo cambiare un po’ le cose; un eventuale ritorno alla recitazione aveva senso, sia per me, sia per la mia famiglia”.
Perché ci soffermiamo su questo? Perché, più interessante del film, che pure regala una serata spensierata e abbastanza spassosa, sembra essere questo rapporto tra la finzione e la realtà. Pare quasi di ritrovarla, a ventidue anni di distanza, nei panni di una Natalie cresciuta (il ruolo che interpretava in Charlie’s Angels).
Così, Emily è un personaggio che le è stato a tutti gli effetti cucito addosso: quello di una donna che non intende rinunciare ad essere madre pur avendo una gran carriera. Tutti i blockbusters sono molto più politici di quanto non sembrino. Questo è vero, indipendentemente dal fatto che il discorso politico sia voluto o meno. Ed è interessante questa scelta, presa dalla stessa Diaz come dagli autori, Seth Gordon e Brendan O’Brien, se pensiamo che negli Stati Uniti sta spopolando, da tempo ormai, il fenomeno delle “trad wives”: le mogli che restano a casa rinunciando, spessissimo, all’università, e alla carriera, orgogliosamente diffondendo la loro scelta sui social. Dove condividono le loro giornate, le loro routine e i loro trucchi del mestiere.
Back in Action ci dice allora che si può tornare alla propria carriera dopo la maternità; si può ricominciare; si può essere madri. Tutto sommato, non sono argomenti da cestinare…
E, non dimentichiamo che nel film ci sono anche Glenn Close e Andrew Scott, che forse si sarebbero entrambi meritati qualche scena in più, dato che è sempre così bello rivederli.
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