Il ragazzo nuovo è una storia, nel vero senso della parola. La Chevalier ce la racconta in quattro, lunghissimi capitoli, che ci lasciano spiazzati, fino ad arrivare alla fine, una conclusione decisamente azzeccata ma allo stesso tempo che nessuno si sarebbe mai aspettato.
Il ragazzo nuovo di Tracy Chevalier è una storia vera, che stupisce e colpisce.
L’Otello di Tracy Chevalier. Un progetto internazionale in cui celebri autori contemporanei riscrivono le opere più amate di William Shakespeare
«Creatrice di atmosfere uniche e di voci autentiche» – The NYT Book Review
Dee fu la prima a notarlo. La fece sentire speciale averlo un istante tutto per sé, prima che anche il resto del mondo lo vedesse, rimanendo di sicuro senza fiato
È quasi estate, la scuola sta per finire. Ma per Osei Kokote, tredici anni, figlio di un diplomatico ghanese, è il primo giorno in un nuovo istituto, nell’ennesima città in cui si trova circondato da visi sconosciuti. Stavolta i suoi compagni sono solo ragazzini bianchi. E quando Osei mette piede nel cortile, quel mattino, con gli alunni tutti in fila, in attesa che la campanella dia inizio alle lezioni, per un attimo a muovere l’aria sono soltanto le domande sussurrate a mezza bocca e le occhiate diffidenti. Per sua fortuna troverà presto un’alleata in Dee, la ragazzina più popolare della scuola, la biondina che tutti vorrebbero come amica.
La complicità tra loro è immediata. Un sentimento che nasce e cresce improvviso, talmente intenso da sollevarsi in volo come un globo di luce in un giorno uguale agli altri. Ma al tempo stesso un sentimento troppo pulito e cristallino per non provocare invidie e reazioni malevole. Tracy Chevalier, maestra della narrazione storica, ha scelto di ambientare un nuovo Otello nell’America degli anni Settanta, all’interno del cortile di una scuola periferica di Washington DC, dove i ragazzini si fidanzano all’intervallo e si lasciano all’ora di pranzo. Dove i loro gesti e giochi lasciano già trasparire gli insidiosi pregiudizi degli adulti. Tutto, in questo romanzo tragico, si svolge nell’arco di un solo giorno. Che sembra poco, ma non lo è, per raccontare come la gelosia, le prevaricazioni e il tradimento possono comodamente stritolare un gruppo di amici e lasciare noi, sul finire del pomeriggio, ancora increduli e spaventati.
La storia che ci racconta Tracy Chevalier, che aveva già conquistato le classifiche con La ragazza con l’orecchino di perla, è ambientata negli anni ’70. Nonostante ciò non manca di realismo per il tema che tratta, purtroppo, terribilmente attuale. Ci mostra, infatti, con uno stile perfetto e degno di un’autrice dalla A maiuscola, quanto la cattiveria dei bambini, specchio degli adulti, abbia conseguenze a volte tragiche.
Dietro al cattivo comportamento di un bambino, infatti, c’è sempre un adulto che commette lo stesso errore. Basti pensare al professor Brabant e ai suoi commenti sul ragazzo nuovo, che chiama “negro”.
Questo è uno di quei libri che ti lasciano increduli e stupiti, oltre che spaventati.
Uno stile accattivante, una storia eccezionale, una penna magica.
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