Il nuovo trend per la casa: arredamenti unici e personalizzati recuperando le antichità.

Impatto ambientale, costi e qualità sono i nuovi motori nell’arredamento delle nostre case. Mobili e oggetti di seconda mano non solo una tendenza di moda, ma un cambiamento consapevole con un importante impatto ambientale.

Se la moda  vintage ha fatto da apripista anche alle nuove tendenze di arredamento, con il vintage fashion è stato dimostrato che qualità e ecosostenibilità sono ormai irrinunciabili anche per quanto concerne l’arredamento; inoltre, alcuni studi sull’impatto ambientale delle nostre abitazioni sostiene che almeno il 20% dell’inquinamento deriva dai nostri arredi e accessori. Pertanto, i cosiddetti mobili antichi, il loro ripristino e nuovo uso, oltre a rappresentare una personalizzazione  della propria abitazione, costituiscono anche un limite all’inquinamento e favorisce la protezione ambientale.

Quasi una nuova coscienza sta spingendo le generazioni dai 45 anni in giù verso un ritorno all’antico che è soprattutto la direzione per una maggiore sostenibilità del pianeta.

Arredamento e interior designer sono già decisamente rivolti a tutto quanto riguarda il XX secolo, anche se qui i prezzi non sono esattamente alla portata di tutti, mentre per quanto riguarda i mobili di antiquariato e in particolare il XIX secolo si possono fare acquisti  di mobili e di oggetti di buonissima qualità e  di grande artigianalità, a prezzi molto accessibili per tutti, addirittura a costi più convenienti anche rispetto ai mobili della grande distribuzione, Ikea compresa.

D’altra parte se abbiamo imparato che la qualità “paga” e che è meglio comprare un golfino di cashmere all’anno anziché quattro/cinque golfini della grande distribuzione prodotti sfruttando manovalanza minorile e con tessuti o filati di bassa qualità, lo stesso discorso vale per quanto riguarda l’arredamento: anziché comprare dei mobili di truciolare compresso con collanti di indubbia salubrità e rivestiti di materiali plastici è sicuramente meglio, e meno insalubre, restaurare un bel mobile di famiglia oppure cercarne uno fra le decine di antiquari o mercatini dell’antico; soprattutto oggi che molti di questi arredi sono davvero a buon prezzo!

È finalmente terminata l’epoca del consumismo a tutti i costi, una nuova consapevolezza attraversa l’aria e la coscienza della qualità che paga sempre, oggi finalmente riguarda anche l’arredamento e contribuisce a un minor impatto ambientale. Diamo il via dunque al restyling della nostra casa recuperando gli arredi di un tempo, rivisitandoli e riallestendoli secondo le esigenze del nostro quotidiano seguendo la nostra creatività e il nostro gusto, anche l’ambiente ci ringrazierà!

Angela Arcuri