Molte specie animali sono a rischio estinzione e noi non possiamo e non dobbiamo girarci dall’altra parte, non solo perché anche noi, di conseguenza, possiamo rischiare la nostra di vita, ma perché anche loro sono creature che meritano di esserci. Proprio come noi.

Si sente ormai parlare da anni di animali a rischio estinzione e, a oggi, anche di animali già estinti.

Cosa ha portato a questa situazione?

Innanzitutto, la distruzione degli habitat, il commercio più del dovuto, il bracconaggio, i cambiamenti climatici causati dall’uomo con il forte inquinamento.

La denuncia dell’International Union for Conservation of Nature

Dovete sapere che l’IUCN ogni anno condivide una lista rossa in cui elenca tutte le specie a rischio e la velocità con cui questo tragico fenomeno sta accadendo.

Si può fare qualcosa di concreto?

Certo che sì, il problema è che poco conviene alle grandi Multinazionali che hanno poco a cuore la salute mondiale.

Ciò porta a un consumo eccessivo di carne che, oltre a far male alla salute come ogni eccesso, porta alla realizzazione di allevamenti intensivi.

Gli allevamenti intensivi sono ingiusti e irrispettosi per gli animali stessi e provocano un forte inquinamento, specialmente se situati lungo i corsi d’acqua.

Lo stesso, l’agricoltura con l’utilizzo di pesticidi ha un ruolo fondamentale in questa distruzione.

Anche i mari sono a rischio

Il rischio maggiore, oltre ai rifiuti sia liquidi che solidi che si riversano in esso, è la pesca intensiva.

L’utilizzo di reti da pesca a fori piccolissimi che non permette ai pesci appena nati di scappare e di ripopolare i mari, distruggendo così anche la flora e la fauna marina.

Ridurre il consumo di carne e pesce sarebbe già un fattore positivo per la rigenerazione della natura così da ritornare a un ciclo vitale giusto e completo.

Cosa può fare ognuno di noi

Per prima cosa potremmo partire dalle nostre case con la raccolta differenziata ben organizzata ed evitare di buttare rifiuti per strada.

Diminuire il consumo di carne e pesce seguendo le linee guida indicate dal Ministero della Salute e non sprecare inutilmente acqua e fonti energetiche.

Quali sono gli animali in pericolo estinzione nel mondo
  • gli Orsi Polari (a oggi sono circa 22.000);
  • le Tigri (a oggi sono circa 4.000);
  • i Leopardi (tra i più a rischio, a oggi sono solo 50 circa perché vittime di bracconaggio);
  • gli Elefanti (a oggi sono circa 2.400);
  • le Tartarughe Marine (a oggi si sa che, ogni anno, ne muoiono circa 40.000 perché catturate);
  • i Rinoceronti di Giava (anch’essi tra i più a rischio, a oggi sono solo 60 circa perché vittime di bracconaggio);
  • i Gorilla di montagna (a oggi sono circa 800, la causa principale è il disboscamento);
  • le Vaquite (oramai quasi del tutto scomparse, vi sono solo più 12 specie circa);
  • i bue di Vu Qang (a oggi sono circa 500);
  • i Panda (a oggi sono circa 1.864).
Quali sono gli animali in pericolo estinzione in Italia
  • Gli Stambecchi Alpini (a oggi sono circa 52 colonie);
  • le Aquile del Bonelli (a oggi sono circa 20 coppie);
  • l’Orso Bruno Marsicano (a oggi sono circa 50);
  • le Farfalle diurne (a oggi circa 288 specie).
  • E potrebbe poi, essere il turno delle Api…
Gli animali già estinti

La Tigre di Giava, l’Alca Impenne dell’Oceano Atlantico, la Foca Monaca dei Caraibi, l’Orso dell’Atlante, il Coguaro, il Lipote, la Quagga del Sudafrica, il Dodo, il Grizzly e il Rinoceronte Bianco.

Le parole del WWF

“Lavoriamo ogni giorno per proteggere le specie più importanti e in pericolo del nostro pianeta.

Ci battiamo dal primo momento in cui siamo nati per difendere le specie animali in via di estinzione con una convinzione: non possiamo salvare le specie se non attraverso la tutela e la conservazione dei loro habitat naturali.”