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Nonostante i ruoli centrali che svolgono, molte guide turistiche faticano a vedersi riconosciute come professionisti a pieno titolo e devono destreggiarsi tra le pretese dei turisti e il sovraffollamento.

Turismo oltre la superficie. Nel pieno della crisi da overtourism, le guide turistiche si trovano a gestire un equilibrio delicato: raccontare e valorizzare i luoghi senza contribuirne al sovraffollamento. Oltre a questo faticano a veder riconosciuto il loro lavoro come una vera e propria professione.

Chi è la guida turistica?

La guida turistica è una figura professionale che accompagna singoli o gruppi nella scoperta di luoghi d’interesse culturale, artistico, archeologico e naturale. Non è solo una fonte di informazioni: è un ponte tra il visitatore e il patrimonio, un narratore capace di dare vita a ciò che si vede. In Italia, per esercitare legalmente questa professione, è necessario superare un esame e ottenere un’abilitazione. Fino a una decina anni fa esistevano le abilitazioni regionali, ma agli inizi del 2025 è stato bandito un concorso nazionale per guide turistiche tra polemiche e speranze.

Una professione poco valorizzata.

Nonostante l’importanza del suo ruolo, la guida turistica in Italia è spesso sottovalutata. Molti turisti scelgono soluzioni low-cost, guide improvvisate o audio-guide, senza sapere che stanno rinunciando a un’esperienza molto più autentica e approfondita. Inoltre, la professione è minacciata da concorrenza sleale, deregolamentazione e dall’uso scorretto del termine “guida” da parte di chi non ha alcuna abilitazione o titolo professionale.

Una problematica ricorrente per le guide turistiche è quello di ritrovarsi a dover contrattare i tariffari, spesso davvero esigui, con persone che sviliscono questo lavoro e che non considerano un vero lavoro. Eppure per fare la guida turistica serve studio, preparazione e conoscenza di almeno una lingua straniera a un livello C1, in modo da interagire facilmente con i visitatori.

Il problema dell’overtourism.

Da tempo a questa parte, si sta manifestando il fenomeno dell’overtourism, il turismo eccessivo e mal gestito. Città come Venezia, Firenze o Roma si trovano sommerse ogni anno da milioni di visitatori. Il sovraffollamento mette a rischio il patrimonio artistico, la vivibilità dei centri storici e la qualità stessa dell’esperienza turistica. A farne le spese sono anche le guide turistiche, costrette spesso a lavorare in condizioni difficili e caotiche.

Una professione non riconosciuta.

Non è semplice gestire tanti gruppi con tante esigenze diverse con poche forze che operano per la diffusione e la conoscenza della nostra cultura. Senza contare la difficoltà di vedersi riconosciuti un valore professionale a tutti gli effetti, frutto di studio e sacrifici per arrivare ad avere un bagaglio di conoscenze finalizzato ad offrire una prestazione di qualità ai numerosi visitatori che arrivano da diverse parti d’Italia e del mondo. Per questo si parla di turismo oltre la superficie: si scava in un sottobosco fatto di difficoltà, ignoranza e sogni svaniti.

turismo roma
Le guide come parte della soluzione.

Aumentare il numero delle guide turistiche è una strategia perfetta per contrastare l’overtourism. Però, agli occhi dell’opinione pubblica, il turismo si presenta come un mondo sommerso. Perchè esiste il turismo oltre la superficie. Una superficie fatta di professionisti che faticano a vedere accattato il loro lavoro.

È abbastanza comune che i turisti siano convinti che fare la guida turistica sia un hobby e questo li porta a non comportarsi, spesso, in modo corretto ed educato. Eppure le azioni di una guida turistica sono molteplici. Promuove itinerari alternativi, educa i visitatori al rispetto dei luoghi, contribuisce a distribuire i flussi turistici in modo più equilibrato. Valorizzare il loro ruolo significa rendere il turismo più sostenibile e consapevole.

Quale futuro per la guida turistica?

Serve un riconoscimento più forte del valore culturale e professionale delle guide. In un mondo in cui tutti cercano “esperienze autentiche”, la guida turistica può, e deve, tornare protagonista. Il concorso nazionale bandito ma non ancora partito per lungaggini burocratiche presenta alcuni punti oscuri ed è un po’ confusionario nel materiale da studiare richiesto per la prova scritta. Ma almeno forse qualcosa si sta muovendo.

Bisogna valorizzare e comprendere la professione della guida turistica e capire che vi è un turismo oltre la superficie. Il turismo è un volano importante per l’economia di un Paese tanto che è stata istituita la Giornata mondiale del Turismo per promuovere questo settore così bello ma anche così sconosciuto ai molti.

Foto di copertina di Haley Black

Foto guida turistica all’interno dell’articolo di Helena Jankovičová Kováčová

Foto di Roma all’interno dell’articolo di Daniel Zbroja

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