Terrorismo psicologico:
“Metodo di intimidazione basato su una continua pressione psicologica finalizzata a influenzare i comportamenti e le opinioni delle persone.”
Purtroppo le vittime più comuni di questo terrorismo psicologico sono le donne e la maggior parte delle volte questa oppressione si consuma tra le pareti domestiche.
L’intimidazione può arrivare da ogni membro del nucleo familiare, marito, padre, fratelli, figli.
Le donne considerate da anni, da uomini vigliacchi, il sesso debole, sono spesso costrette a sottostare a soprusi psicologici che trovano la loro espressione in minacce, svilimenti, insulti, umiliazioni fuori e dentro le mura della propria casa.
Il genere di maschio che effettua il terrorismo psicologico su una donna, non è un uomo, è addirittura inumano. Sono persone (se così le vogliamo chiamare convenzionalmente…) che nascondono dietro questi atteggiamenti gravi frustrazioni e disagi inespressi. Persone che non sentendosi appagate dalla propria vita, si creano un loro mondo fatto di sudditi, ma che in realtà sono oppressi e loro ne sono i dittatori.
Questi dittatori psicologici effettuano ogni giorno violenza, attraverso le parole e i gesti quotidiani.
La persona oppressa alcune volte non riesce immediatamente a rendersi conto della situazione in cui si trova, attribuendo a se stessa parte della colpa.
I metodi usati sono crudeli. Il terrorista psicologico fa spesso leva sui punti deboli e sulle paure della persona che sta sottomettendo. Minaccia di renderle la vita impossibile, utilizza parolacce, insulti e umiliazioni per minare l’autostima della vittima fino ad arrivare a distruggerla completamente. Si approfitta delle donne che gli sono intorno, perché le ritiene deboli, perché non è capace di confrontarsi con il mondo esterno e così riesce a sentirsi padrone di qualcosa.
Chi mette in atto questi atteggiamenti non è altro che un bullo.
I bulli sono terroristi delle emozioni.
Questa è violenza. La violenza non è solo fisica. Se qualcuno minaccia di usare violenza, anche se non lo fa nella pratica, sta già violentando la mente della vittima, e questa in quanto tale sta già subendo il trauma.
Le umiliazioni non sono tali solo se rese pubbliche. Le umiliazioni peggiori sono quelle che si consumano in privato, quelle che si insinuano nella psiche della vittima per renderla debole fino ad arrivare a credere agli insulti e agli svilimenti psicologici del proprio oppressore.
Se un uomo vi dice che non valete nulla, che non concluderete mai nulla di buono nella vita, che accanto a voi tutti soffrono, che nessuno vorrà mai starvi accanto, che siete il male del mondo e che gli avete rovinato la vita e lo farete con chiunque vi si avvicini, sta cercando di condizionarvi psicologicamente. Sta attuando una violenza psicologica.
Non credete a tutto questo e ripetete a voi stesse come un mantra che è solo un frustrato che cerca di chiudere anche voi nel suo mondo fatto di irrealizzazione e paura. Paura del confronto. E attribuisce a voi la colpa dei fallimenti della sua vita.
Allontanate da voi questa persona, se potete e se si tratta di un compagno o di un marito.
Se invece si tratta di un familiare che al momento non potete allontanare, siate forti, siate più forti di lui. Non fatevi scalfire. Ricordate che il terrorista psicologico non merita di essere nemmeno ascoltato.
Ricordate che sono persone che mirano a minare la vostra sicurezza e la vostra anima.
Cercate di farvi scivolare le sue parole come acqua e sedetevi tranquille. Fate altro. Pensate a voi stesse e alla vostra realizzazione personale. Quella che lui non otterrà mai davvero! Questa sarà la vostra migliore rivalsa nei confronti di chi ha cercato di rendervi una nullità sottomessa alla sua egemonia psicologica.
Un giorno li guarderete dall’alto, con il dovuto distacco, una sensazione che loro non proveranno mai, ossessionati come sono dal cercare di sottomettervi, non riusciranno mai ad essere veramente liberi.
Non lasciarti intimidire. Guarda avanti! Non soccombere! Tu sei più forte di lui, sei DONNA!
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Mi è piaciuto molto questo sito. Grazie
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