Dopo La famiglia Aubrey, Nel cuore della notte è il secondo capitolo della trilogia di Rebecca West, poliedrica autrice inglese che riesce a integrare perfettamente il romanzo squisitamente d’ambiente con le tematiche sociali più scottanti. Il garbo che la contraddistingue ma anche la sua ironia pungente e solida ne fanno una delle autrici più interessanti di tutti i tempi. La sua riscoperta, grazie a queste pregevoli edizioni di Fazi, è tra i pochi piaceri letterari degli ultimi anni.

È trascorso un po’ di tempo da quando abbiamo salutato la famiglia Aubrey. Le bambine non sono più tali: i corsetti e gli abiti si sono fatti più attillati, le acconciature più sofisticate; l’ozio delle giornate estive è solo un ricordo. Oggi le Aubrey sono giovani donne, e ognuna ha preso la sua strada: le gemelle Mary e Rose sono due pianiste affermate e vivono le difficoltà che comporta avere un talento straordinario. La sorella maggiore, Cordelia, ha abbandonato le velleità artistiche per sposarsi e accomodarsi nel ruolo di moglie convenzionale. La cugina Rosamund, affascinante più che mai, lavora come infermiera. La madre comincia piano piano a spegnersi, mentre il padre è sparito definitivamente. Poi c’è lui, il piccolo Richard Quin, che si è trasformato in un giovane seduttore brillante e, sempre più, adorato da tutti. La guerra, che piomberà sulla famiglia come una catastrofe annunciata, busserà anche alla sua porta, e sconvolgerà ogni cosa. Mentre l’Inghilterra intera è costretta a separarsi dai suoi uomini, l’universo delle Aubrey si fa sempre più esclusivamente femminile: gli uomini e l’amore rimangono un grande mistero, un terreno inesplorato da attraversare, pagine ancora tutte da scrivere che, forse, troveranno spazio nel prossimo volume di questa appassionante saga familiare.

Rebecca West tratteggia con cura i suoi personaggi, dona loro passione e vitalità; talvolta è spietata nelle descrizioni delle loro debolezze, che però ce li rendono umani, carichi di difetti e di pregi. In una parola: vivi. Una famiglia convenzionale e anticonvenezionale allo stesso tempo. E sono proprio queste contraddizioni a rendere la lettura del romanzo Nel cuore della notte avvolgente, scorrevole. Si chiude il romanzo con la sensazione di aver lasciato degli amici, lì, in quel salotto, intenti a bere il tè delle cinque. Ma si ha anche la sensazione di aver appreso più di una semplice storia, di aver afferrato la vita.

Tutto questo è Rebecca West.