Forse ne avete regalata una o vi è stata donata come presente per abbellire la casa durante il periodo natalizio: sto parlando della Stella di Natale, quella pianta di colore rosso vivo che mette felicità solo a guardarla. Ma perché si usa portarla in dono alla famiglia o agli amici?
LA LEGGENDA MESSICANA
Come quasi ogni fatto di cui si narra, anche la storia della Stella di Natale nasce da una leggenda. Questa volta si tratta di una leggenda cristiana; infatti questa pianta abbellisce gli altari delle chiese soprattutto in questo periodo. Tutto nasce in Messico, parecchio tempo fa: si dice che una giovane fanciulla, Pepita, la notte della vigilia di Natale piangesse disperata perché non poteva portare in chiesa, al bambino Gesù, esattamente come stavano facendo tutti gli altri abitanti del suo villaggio, un dono o un fiore. La ragazza era estremamente povera e non possedeva nulla da donare.
IL FIORE DELLA SANTA NOTTE
Secondo quanto riporta la leggenda, un angelo le apparve per consolarla dicendole di raccogliere tutte le erbacce che avrebbe trovato per strada, di farne un mazzo di fiori e di portarlo in chiesa. Pepita all’inizio fu invasa da mille dubbi: come avrebbe potuto Gesù apprezzare un mazzo di fiori così brutto? Ma l’angelo alla fine la convinse e la ragazza fece come le era stato suggerito dall’essere celeste. Raccolse le erbacce e le portò in chiesa. Questo non le risparmiò le prese in giro degli altri abitanti del villaggio. Ma proprio mentre tutti erano impegnati a deriderla, il mazzo di erbacce si colorò di rosso, trasformandosi nella bellissima pianta che usiamo ammirare ancora oggi.
IL GESTO DI DONARE
La storia così raccontata, come una favola moderna, ci insegna che l’umiltà e un cuore puro possono trasformare ogni cosa e che non è importante ciò che si dona ma come lo si dona. Una lezione che non dobbiamo smettere di imparare nemmeno oggi e, oserei dire, soprattutto in un anno funesto come questo durante il quale dovremmo valutare cosa è davvero essenziale nella nostra esistenza.
GLI AZTECHI E LA TINTURA ROSSA
Facendo un passo indietro, parlando questa volta di Storia, sappiamo che gli Aztechi chiamarono la pianta Cuitlaxochitl ovvero fiore stella e che la utilizzavano per creare della tintura rossa per tessuti e belletti. La linfa veniva invece utilizzata come medicamento, in particolare per controllare la febbre. E infine, esattamente come noi, gli Aztechi sfruttavano la sua bellezza per decorare i templi, mentre Montezuma faceva ricorso alla pianta per decorare addirittura i suoi palazzi.
IL VIAGGIO IN AMERICA E IL POINSETTIA DAY
Ma la Stella di Natale non si è fermata in Messico, per nostra fortuna. L’ambasciatore messicano, nonché botanico e medico Joel Roberts Poinsett nel 1825 ne importò in America alcune piante e semi. La pianta fu talmente apprezzata che il 12 dicembre ancora oggi, data della morte di Poinsett, si festeggia il Poinsettia Day. La giornata venne instituita nel 2002, considerato che la Stella di Natale è la pianta in vaso più venduta in America e che fa fatturare all’economia degli Stati Uniti circa 250.000.000. Un bel passo in avanti dai tempi di Pepita senza alcun soldo!
COME TENER CURA DI UNA STELLA DI NATALE
Ma una volta accolta in casa una Stella di Natale, come possiamo prendercene cura?
- Evita di farle prendere troppo vento
- Ponila presso una finestra soleggiata
- Annaffiala soltanto quando il terreno è asciutto
- Non concimarla mentre è in fiore
- Se appassisce, non buttarla! Come tutte le piante perde le foglie ma se potata per bene (tra giugno/luglio) tornerà bella come prima
- Per rifiorire dalle il buio! In autunno ponila in un ambiente privo di luce. Concimala non troppo spesso, circa ogni 2/3 settimane
Insomma la Stella di Natale è una pianta ornativa associata molto spesso al verbo donare, una pianta dalla storia antica impreziosita da una leggenda popolare, che necessita di attenzioni specifiche e che se, curata bene, può trasmettere sia alla casa che agli occhi ammiranti quel dolce e protettivo senso di calore familiare.
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