Questo breve ma intenso documentario disponibile su Netflix esamina l’impatto che le parole di Anna Frank hanno avuto e continuano ad avere su milioni di persone in tutto il mondo. Attraverso interviste commoventi e visite a siti storici, “La magia del diario di Anna Frank” ci catapulta nella mente e nel cuore di quella ragazzina che ha trovato nella scrittura la sua unica via di fuga e la sua immortalità.
Il Diario di Anna Frank
Il Diario di Anna Frank è la Memoria che Anna ci ha lasciato e che dobbiamo continuare a tramandare di generazione in generazione. Si tratta di un’opera che entra nel cuore dei lettori di tutte le età, in quanto troviamo il giusto connubio tra maturità, riflessione e leggerezza.
Leggerezza, sì. Perché non dobbiamo dimenticarci che Anna era una ragazzina di soli 13 anni quando iniziò a scrivere il diario: oltre a trovare passaggi di una maturità fuori dal comune per la sua così giovane età, troviamo riversati i sentimenti, i problemi e le frustrazioni di un’adolescente ordinaria.
Ed è proprio questa semplicità, quest’immediatezza che caratterizza la sua scrittura che ha fatto sì che il suo diario non possa mai essere dimenticato.
Il diario, da un punto di vista prettamente letterario, è un genere molto intimo, personale che sembra cancellare quella “barriera” immaginaria e quel “distacco” tra l’autore e il lettore.
Anna, rinchiusa per due anni in un alloggio segreto ad Amsterdam, era costretta al silenzio e a non fare il minimo rumore per paura che il soldati nazisti scoprissero il nascondiglio della famiglia.
E per questi due anni (dal giugno 1942 fino all’agosto del 1944) la sua unica valvola di sfogo era rappresentata da quel diario che aveva ricevuto in dono per il suo tredicesimo compleanno, il 12 giugno del 1942.
La pagina che più di tutte lacera il cuore di chi legge è sicuramente quella intestata 1° agosto 1944. Quella pagina del diario di Anna è vuota, immacolata.
Tre giorni dopo, il 4 agosto, l’alloggio segreto della famiglia Frank verrà scoperto e tutti i componenti saranno arrestati.
La madre, Edith, morì di inedia ad Aushwitz-Birkenau. Anna e sua sorella Margot morirono di febbre tifoidea nel campo di concentramento di Bergen-Belsen a un giorno di distanza l’una dall’altra. Solamente il padre, Otto, fu l’unico superstite della famiglia e colui che consegnò al mondo intero la Memoria di sua figlia.
Anna Frank, immortale creatura
La morte fisica di Anna Frank avvenne a 15 anni, ma il suo lascito sarà imperituro. Quest’ultimo punto è proprio ciò su cui si focalizza il documentario in questione.
Stevie Wonder, Whoopi Goldberg, Gloria Estefan e Dan Brown sono solo alcune tra le tante persone cui la lettura del Diario di Anna Frank ha toccato le corde del cuore. E non smettono mai di parlarne: continuano a rileggerlo, lo leggono ai loro figli e lo portano addirittura in scena.
Tutte queste grandi personalità del mondo dello spettacolo, ma anche persone comuni con vite ordinarie, sono fermamente convinte che la forza del Diario di Anna Frank sia il messaggio di speranza che traspare dalle sue parole. Parole che non sono semplici segni di inchiostro su carta.
Infatti, il diario di Anna è stato il faro di luce per moltissime persone che nella loro vita hanno dovuto subire discriminazioni, odio, razzismo, dittature e pulizie etniche.
Anna è diventata un’icona e un modello a cui ispirarsi, ad esempio, tra la comunità afroamericana negli Stati Uniti.
Le parole di Anna sono state di grande conforto anche alle Madri di Plaza de Mayo durante la terribile dittatura di Videla in Argentina. Queste madri accomunavano la forza dei loro figli e delle loro figlie (i “desaparecidos”) a quella di Anna Frank. Anna e i “desaparecidos” rappresentano la resistenza a un regime ingiusto e la resilienza.
Sempre in Argentina, il 12 giugno, ovvero il giorno del compleanno di Anna Frank, è festa nazionale. Ed è stata eretta una statua in suo onore: un simbolo di speranza, resistenza e resilienza.
Ad oggi il Diario di Anna Frank non ha dunque perso il suo grande potere.
Una ragazzina di 13 anni aveva capito ciò che molti adulti “maturi” probabilmente non arriveranno mai a comprendere.
Quando e se arriverà il momento per ognuno di noi di decidere tra ciò che è giusto e ciò che è facile, ricordiamoci di Anna Frank e del suo grande coraggio.
La ricchezza, la bellezza, tutto si può perdere, ma la gioia che hai nel cuore può essere soltanto offuscata: per tutta la vita tornerà a renderti felice. Prova, una volta che ti senti solo e infelice o di cattivo umore, a guardare fuori quando il tempo è così bello. Non le case e i tetti, ma il cielo. Finché potrai guardare il cielo senza timori, saprai di essere puro dentro e che tornerai a essere felice. – Anna Frank.
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