Sasheer Zamata Moore abbatte il tabù sul ciclo mestruale

Sasheer Zamata Moore, classe 1986, è un’attrice e comica americana. Si batte strenuamente contro la discriminazione di genere e ricopre il ruolo di ambasciatrice dell’organizzazione no profit American Civil Liberties Union.

La comica, attraverso questo suo monologo, fa un po’ il verso alle tipiche pubblicità sul ciclo mestruale e i suoi tabù, che propongono un modello femminile troppo lontano dalla realtà.

Il suo obiettivo è quello di sfatare il mito della donna sempre piena di energia e multitasking: la maggioranza delle donne si trovano a dover affrontare una situazione del tutto diversa da quella pubblicitaria.

Il monologo della comica americana

Di seguito, ecco alcuni tratti salienti del monologo di Moore:

Secondo i medici, i dolori che proviamo quando abbiamo i crampi da ciclo equivalgono al dolore che si prova quando si ha un infarto.

E non lo abbiamo saputo prima perché i ricercatori uomini non hanno mai avuto il ciclo […] non sapevamo che fosse qualcosa su cui effettivamente fare ricerca. Quindi abbiamo sopportato questo dolore per anni andando a lavoro come se niente fosse […] ma questo non significa che dobbiamo ignorare come si sente il nostro corpo e penso che le pubblicità degli assorbenti siano deleterie.

Se vedeste un uomo sanguinare senza controllo, non stareste lì a dirgli: “Dai, non farti fermare, vai a cavallo”. Potreste almeno dirgli di stendersi un attimo. Ma questo dimostra quanto noi donne siamo forti, possiamo sopportare tutto questo e andare a lavoro, a scuola, e finire le nostre cose.

[…]”io vado a lavoro, faccio tutto quello che dovrei fare ma in cambio dovrei essere in grado di parlare di come mi sento”.

Ad esempio, se al lavoro qualcuno ti richiama: “Sei arrivata un po’ in ritardo oggi, Sandra”. Dovrebbe essere un tuo diritto rispondere: “Oh, mi sono svegliata con un infarto alla vagina”. Perché tenerlo segreto? Capita a così tante persone, cioè un quarto del tempo a dire la verità. Sanguino un quarto di ogni mese, quindi c’è tipo una probabilità su quattro che quando mi parli io stia sgorgando sangue.

Cos’è il ciclo mestruale?

Prima di soffermarci sulle parole della comica americana, occorre ricordare che “la mestruazione è lo sfaldamento del rivestimento dell’utero (endometrio) accompagnato da sanguinamento. Si verifica, in media, a cicli mensili, per tutto il periodo di fertilità della donna, tranne in gravidanza”.

Ogni donna è diversa, e di conseguenza ha un ciclo diverso, che può variare da 25 a 36 giorni. Esistono cicli puntualissimi ed altri irregolari, che possono causare un sanguinamento di durata variabile, in media dai 3 ai 7 giorni.

Chi più, chi meno, tutte le donne soffrono la sindrome mestruale e premestruale. E’ un periodo del mese particolare, che inevitabilmente sconvolge la routine quotidiana.

Abbattere il tabù del ciclo mestruale e l’importanza di “ascoltarsi”

Ancora oggi, il ciclo mestruale rappresenta un argomento tabù: nonostante sia uno dei fenomeni più naturali del mondo che accomuna milioni di donne.

E’ piuttosto “normale” provare dolore ma non bisogna sottovalutare sintomi importanti che potrebbero causare a lungo andare problematiche serie.

Come sottolinea Moore, dobbiamo e abbiamo il diritto di fermarci se necessario e di ascoltare i segnali d’allarme del nostro corpo. Troppo spesso ci sentiamo dire che è “normale” e che ci lamentiamo per niente; dovremmo invece ricordarci che siamo solo noi ad avere il diritto di scegliere se restare a casa a letto o andare in ufficio e dedicarci alle nostre attività quotidiane.

Tra paura, disinformazione e superstizione, spesso le donne vivono il loro ciclo come qualcosa di cui vergognarsi. Occorre invece ancora di più sensibilizzare ed informare le nuove generazioni, soprattutto gli uomini.

Provare dolore è normale, ma sapere il perché, “ascoltarsi” ed essere consapevoli di sé stesse è tutta un’altra storia.