L’azienda pugliese BionIT Labs ha sviluppato una mano bionica del tutto adattiva grazie anche all’intelligenza artificiale. Adam’s Hand è un gioiello di tecnologia, semplice da utilizzare ed estremamente robusta.
La mano è una macchina complicata che permette all’uomo di fare qualsiasi cosa. La si può dare per scontata e si può pensare che il semplice gesto di afferrare un oggetto sia uguale sia che l’oggetto sia morbido o duro, sferico o spigoloso. La verità è che riprodurre le funzionalità della mano è una sfida davvero ardua, ma adesso la BionIT Labs ha portato sul mercato la prima mano bionica al mondo completamente adattiva. Essendo la prima del suo genere quale nome poteva essere più azzeccato se non quello di Adam’s Hand, la mano di Adamo.
Come funzionano le protesi attuali
Attualmente, le protesi meccaniche sono complesse da utilizzare. Infatti, che le indossa deve imparare a utilizzare l’arto a mezzo di un complicato codice di impulsi muscolari. Questi devono essere ripetuti più volte per indicare se si vuole aprire o chiudere la mano.
Nonostante le protesi meccaniche attualmente in commercio consentano un notevole passo avanti nella vita di chi le indossa, l’approccio iniziale a esse può risultare faticoso. Infatti, sono necessari anche alcuni giorni di allenamento per imparare a utilizzarle. Questo fatto può comportare una ricaduta psicologica nel caso di pazienti che hanno dovuto subire un’amputazione.
BionIT Labs
Tutto nasce dalla passione dell’ingegnere Giovanni Zappatore per la mano e le sue funzionalità. La sua sfida era riprodurne i movimenti e le sensazioni e questo è stato il suo obbiettivo durante gli anni di studio. Conclusa l’università ha coinvolto altri colleghi e nel 2018 hanno fondato BionIT Labs.
L’idea futuristica, nient’affatto che fantascientifica, è quella di raggiungere una collaborazione perfetta tra biologia e tecnologia, tra uomo e macchina. Adam’s Hand non ha ancora raggiunto questo obbiettivo ma di certo ci si avvicina. Il pensiero dell’azione che si ha intenzione di compiere deve tradursi in una contrazione muscolare.
Adam’s Hand
Le protesi mioelettriche come Adam’s Hand, infatti, sfruttano il segnale elettromiografico, ovvero l’impulso elettrico delle fibre muscolari. La tecnologia avanzata dei componenti della mano di Adamo legge e traduce i segnali in movimenti. Chi indossa la protesi, quindi, deve solo imparare a dare l’impulso per muovere la mano, il resto del lavoro lo fa la protesi stessa.
Quando un dito di Adam’s Hand incontra la superficie solida di un oggetto, si ferma, mentre gli altri continuano a muoversi autonomamente fino a chiudersi attorno all’oggetto in questione.
“Del tutto adattiva” si ritrova proprio in questo concetto: Adam’s Hand riesce ad adattarsi alla forma e alle dimensioni degli oggetti che incontra grazie ai meccanismi interni che distribuiscono equamente alle dita le forze di presa. Grazie a questo, riesce a compiere circa il 90% dei movimenti di una mano umana.
Un altro importante vantaggio della mano è che, rispetto alle protesi classiche, questa è altamente intuitiva e permette a chi la indossa di padroneggiarla in pochi minuti. Infatti, Adam’s Hand è dotata di un delicato sistema di calibrazione che capisce qual è il tono muscolare della persona e come essa si muove. L’AI della macchina impara a riconoscere i comandi per ogni singola persona e questo rende la mano di Adamo ancor più speciale perché risulta essere un prodotto unico per ogni individuo e non un oggetto prodotto in serie.
Adam’s Hand è dotata anche di una funzione di controllo proporzionale che permette a chi la indossa di calibrare la giusta forza di presa e la giusta velocità di apertura e chiusura. E inoltre i tessuti medici con i quali è realizzata la rende anche impermeabile. Insomma, questa protesi, che è stata brevettata sia in Europa che negli U.S.A. permette di migliorare la vita di moltissime persone.
Comments are closed.