La pluripremiata regista Sahra Mani racconta il male nel mondo in questo docufilm dove le donne afghane rischiano la vita pur di narrare le ingiustizie che subiscono quotidianamente.
Il 15 agosto 2021 i talebani conquistano Kabul. Da quel momento in poi alle donne viene tolto il diritto di vivere. Niente lavoro, niente diritto all’educazione, uscite ammesse solo con un chador o un burka.
Un film realizzato in condizioni impossibili. Si tratta di immagini letteralmente proibite, di cui lo spettatore sente la clandestinità, non solo dai mezzi – riprese fatte con il cellulare caratterizzate da un rumore invasivo – ma soprattutto per tutto ciò che viene mostrato: donne unite pronte a lottare per la loro libertà.
La forza di queste donne
Zahra è una dentista a cui viene lasciata la possibilità di esercitare la sua professione. Il suo studio medico diventa covo delle manifestanti che si sfogano l’un l’altra, dandosi forza a vicenda per scendere in strada e contestare il regime.
Il loro motto è “work, bread, education and freedom” (lavoro, pane, educazione e libertà). Nonostante la violenza, gli arresti, le morti e le scomparse, queste donne trovano il coraggio per alzare la voce, andando contro fratelli e padri: i primi oppressori di questa società tanto surreale dal punto di vista occidentale.
Il titolo del film, Bread and Roses, si ispira al famoso slogan politico americano e alla poesia di James Oppenheim.
Un universo amaro, amarissimo dove forse il dolore più forte è dato dalla scoperta del fatto che in questa comunità al femminile che viene a formarsi ci sono delle spie: donne che scelgono di seguire i talebani e denunciano gli sforzi delle più coraggiose.
Zahra verrà arrestata e torturata per poi essere rilasciata ma non potrà continuare a vivere a Kabul. Alcune riusciranno a scappare in Pakistan dove, sole e senza soldi continueranno a combattere. “Una donna forte è sola. Bisogna stare da sole per diventare forti.”
Jennifer Lawrence firma la produzione di questo viaggio all’inferno dove le eroine temerarie hanno già vinto, perché non si sono arrese.
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