Ha scritto un libro su di un incidente senza però nominarlo praticamente mai.
Non si è concentrato quindi sulla problematica – anche piuttosto grave e rivoluzionaria per la sua vita – ma ha guardato all’opportunità che essa ha creato. Si tratta probabilmente di resilienza e – anche se lui considera troppo “mainstream” questa parola – definisce al meglio questo modo di affrontare la vita.
Lui è Luca Stel, classe 1988, friuliano doc. Nel 2014 un incidente stradale all’apparenza banale (causato dalla pioggia), lo porta quasi alla morte e al coma.
Il suo libro, “Uno, nessuno, cento… Luca – Un’autobiografia all’alba dei trent’anni”, è un resoconto puntuale di tutta la sua giovane vita fino ad oggi, divisa da quell’anno zero che è stato proprio l’Incidente (non a caso ci parla di Luca A.I. e di Luca D.I.). Ma più che dei fatti e dello stile di vita, tutto il libro si concentra sulle persone con le quali Luca ha condiviso certi passaggi, sulle relazioni che aveva (e che ha) con loro (o alcuni di loro). Dà particolare attenzione alle relazioni per più motivi, e così ce li spiega:
“Primariamente l’uomo è un animale sociale, pertanto si muoverà sempre in base alle relazioni che intesse, secondariamente la realtà, che è sempre figlia delle nostre interpretazioni di essa, è una diretta conseguenza delle relazioni e delle modalità interattive presenti quando si è svolta. Ovviamente quanto ho detto è solamente la mia opinione!”.
Dopo aver letto il libro, abbiamo deciso di porgli tre domande.
Prima di tutto, partiamo dalla fine: come sta andando il tuo percorso di rinascita D.I. (Dopo Incidente)?
Il percorso va bene anche se non riuscirò mai ad essere davvero soddisfatto di ciò che sto facendo e farò fintanto che continuerò solamente a vivere, non a condividere davvero. Credo che mi fermerò solo quando riuscirò a sentirmi davvero completo, quando non solo vivrò la mia interezza ma troverò con chi condividerla. Credo che l’essere completi da soli sia importante sì ma non sufficiente.
Il libro è in autopubblicazione, ma sappiamo che donerai il ricavato delle vendite per la ricerca. Per cosa in particolare e perché?
Il perché è semplice. Io sono convinto di esser stato molto fortunato: mi definivano “il miracolato” quando stavo in ospedale. Desidero investire parte dei proventi per dedicarli a chi non potrà sfoggiare una fortuna simile alla mia, con una bella famiglia e tante persone di cuore attorno a me poi.
Sappiamo che la cucina è una delle tue passioni: hai un piatto preferito o una ricetta da consigliarci per le prossime feste natalizie?
Domanda tortuosa. Non credo questo sia il posto ove snocciolare ricette et similia quindi mi soffermerei su un paio di ricette che considero i miei cavalli di battaglia: risotto gamberoni e liquirizia con gelatina filante di bisque, filetto di maiale lardellato e farcito con la senape in grani in crosta di pane, pane al vino rosso con le cipolle.
Per spiegare ogni singola ricetta, la sua storia, il suo perché, oltre al come, questa rubrica non sarebbe sufficiente pertanto provate a farvi ispirare dai soli nomi!
Ringraziando Luca per la disponibilità, vi invitiamo ad acquistare e a leggere il suo libro (qui il link): potrà essere di grande ispirazione, in generale, per la vostra vita, soprattutto se avete bisogno di un cambiamento e di un punto di vista differente con il quale affrontare le piccole e grandi difficoltà che ogni giorno ci troviamo davanti (e che, a volte, sopravvalutiamo).
Concludiamo con una sua frase che ci ha molto colpiti:
“L’incidente mi ha regalato la capacità di relativizzare ciò che mi accade, sempre. Ciò che mi succede, per quanto brutto possa essere, sarà sempre la miglior versione di ciò che mi poteva capitare. Se anche inizialmente mi causerà rabbia e frustrazione, poi sono certo che ringrazierò quel passaggio”.
DETTAGLI LIBRO
TITOLO : Uno, nessuno, cento… Luca
AUTORE: Luca Stel
LUNGHEZZA: 155 pagine
DATA DI PUBBLICAZIONE: 28 Settembre 2022
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