Con l’arrivo dell’anno nuovo, si usa stilare una lista di ciò che vorremmo fare durante questa nuova “fase”. Spesso ci preoccupiamo di più di spuntare ossessivamente da questo elenco i nostri buoni propositi, piuttosto che perseguire gli obiettivi con consapevolezza, in modo che apportino concretamente qualcosa nelle nostre vite.
Nuovo anno: la lista dei buoni propositi.
La smania stessa di voler stilare una lista di buoni propositi, unita alla volontà incessante di definire obiettivi e progetti, diventa più importante di qualsiasi altra cosa.
Con ciò, si rischia di perdere di vista quello che realmente conta: la nostra crescita personale, trovare un giusto equilibrio fra vita privata e lavorativa, cercare di migliorarci sotto tutti i punti di vista e capire realmente ciò che conta a tutti i livelli.
Ripartenza
Il nuovo anno è da sempre sinonimo di ripartenza, rinascita, bilanci e riscoperta di sé. Ma in fondo, ci impegniamo davvero affinché questo accada? Dobbiamo essere consapevoli dei nostri limiti e definire obiettivi concreti, che possano davvero aiutarci a condurre uno stile di vita più sano e in linea con i nostri principi. In teoria, si può ripartire soltanto quando si è già partiti, qualunque sia la destinazione, e soprattutto quando si sa bene dove si vuole andare e ci si impegna a fondo affinché questo accada.
Consapevolezze
L’essere umano matura spesso tardi consapevolezze importanti, e rischia di perdersi per strada, lasciando tutto in balia delle circostanze e degli eventi. E l’inizio del nuovo anno, ci fa tirare le somme del vecchio, lasciandoci spesso con l’amaro in bocca. Perché abbiamo la sensazione di non aver concluso nulla, di essere sempre allo stesso punto, immobili e persi fra mille nodi ancora da sciogliere. Fra i nostri tanti progetti, la cosa più importante dovrebbe essere quella di essere in pace con se stessi.
Alzarsi la mattina e affrontare le nostre piccole e grandi sfide quotidiane, consapevoli di tutte le asperità che la vita ogni giorno ci pone davanti, ma soprattutto consapevoli che non dobbiamo sprecare il nostro tempo nel ricercare la perfezione, ma che ogni cosa ha il suo tempo. E dobbiamo sempre ritagliarci del tempo per fare quel viaggio, per stare seduti sul divano a guardare quella serie che da troppo tempo rimandiamo, per studiare, lavorare, trascorrere del tempo con i nostri cari, ma soprattutto rendere il tempo che passa di qualità.
Cambiamenti e programmi
Cambiamenti e programmi sono due termini diametralmente opposti, acerrimi nemici che come in una danza senza fine, ci mettono in crisi. Ma cosa abbiamo da perdere, di cosa abbiamo paura? La vita ci spaventa a tal punto che la programmiamo in maniera quasi maniacale. Ma il più delle volte, i programmi saltano, gli obiettivi cambiano e cambiamo anche noi.
Perché siamo essere in continuo divenire, con sogni e desideri che rispondono ai bisogni di tante piccole parti di noi che non sapevamo nemmeno di avere. Ciò può essere percepito come un qualcosa di negativo, forse perché avere dei programmi giustamente ci rende più tranquilli, perché sappiamo cosa ci aspetta, mentre i cambiamenti sono vissuti quasi sempre in negativo, perché sono sinonimo dell’ignoto, dell’incertezza, di ciò che banalmente non conosciamo. Ma in questa lotta fra cambiamenti e programmi, ci siamo noi, la nostra volontà e le nostre consapevolezze, che sono le armi più potenti a nostra disposizione e che dobbiamo sfruttare a nostro vantaggio, perché a volte la vita ci sfugge fra le dita, ma pian piano possiamo prendere il timone in mano e guidarla seguendo il nostro istinto e i nostri desideri.
Mezzanotte è qui, è adesso
Ora che la mezzanotte è qui, che chiude il conto con il vecchio e lascia spazio al nuovo, al tempo che avanza imperturbabile, ci siamo noi, in questo flusso continuo, che senza sosta, abbandoniamo ciò che siamo stati e facciamo spazio a ciò che potremmo essere. E che lo scoccare della mezzanotte e l’avvento del nuovo anno possano davvero essere un punto di partenza, l’inizio e il proseguimento di un viaggio, che è la vita stessa.
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