I ballerini e lo staff artistico di due delle compagnie di balletto più famose del mondo intraprendono un’ambiziosa impresa per salvare le loro storiche istituzioni, scambiandosi le loro stelle più talentuose.

Si intitola Étoile la nuova serie di Prime Video disponibile dal 24 aprile 2025. È ambientata nel mondo del balletto ed è l’ultima creazione di Amy Sherman-Palladino e del marito Daniel Palladino, autori tra l’altro della fortunatissima serie tv Gilmore Girls (in Italia noto come Una mamma per amica), e anche di La fantastica signora Maisel. 

Otto episodi che hanno come sfondo New York e Parigi. Una serie fortemente voluta da Amy Sherman, il cui amore per il balletto, nasce fin da piccola: sua madre era una nota danzatrice.

La serie.

In Étoile due prestigiose compagnie di danza – Metropolitan Ballet Theatre di New York e L’Opéra National di Parigi – stanno attraversando un periodo difficile, per via di un disinteresse generale del mondo nei confronti del balletto: troppi ballerini hanno deciso di appendere le scarpette al chiodo e fare altro dopo la recente pandemia. Molti sono diventati ristoratori, altri sono ingrassati e fuori forma e non ci tengono a rimettersi in gioco. Troppa fatica. Il balletto, si sa, è sacrificio.

Così la direttrice del Ballet National, Geneviève Lavigne (Charlotte Gainsbourg) non molla, cerca disperatamente una via d’uscita e così propone al suo collega di New York, Jack MacMillan (Luke Kirby) uno scambio tra ballerini. Tre dei ballerini più bravi di Parigi andranno a New York e viceversa.

Étoile.

Conosciamo così l’étoile Cheyenne Toussaint (Lou de Laâge) attivista ecologista, con un carattere a dir poco aggressivo e turbolento, che approda nuovamente a New York, dopo esserne stata cacciata anni prima. Nel frattempo è diventata prima ballerina a Parigi, ma è anche stata più volte arrestata per aver tentato di boicottare alcuni pescherecci abusivi. Non ha amici, non vuole legami con i colleghi che disprezza ed è perennemente in contrasto con i coreografi. Cheyenne vuole danzare solo con Gael Rodriguez (David Alvarez), che però si è preso un anno sabbatico e lavora in un mercato agricolo.

Grazie a Cheyenne, Jack scopre la piccola Susu (LaMay Zhang), figlia della donna delle pulizie del MET, che studia i passi di danza grazie ai video che la madre registra di nascosto, durante le lezioni del corpo di ballo.

Mentre a Parigi, seguiremo le vicende di Mishi Duplessis (Taïs Vinolo) proveniente da una famiglia facoltosa e figlia di un ministro. Non vorrebbe tornare all’Opèra perché considerata una raccomandata non solo dai colleghi ma da tutto lo staff. È però una danzatrice di talento e ha una memoria straordinaria. E arriva a Parigi anche Tobias (Gideon Glick) coreografo geniale ma alquanto bizzarro.

Imprinting.

Étoile è lo specchio dello stile di Amy Sherman-Palladino e di Daniel Palladino: si alternano momenti di confronto realistico e senza fronzoli tra i vari personaggi, a battute e momenti esilaranti, con battibecchi brillanti il tutto condito dall’amore per il balletto classico. Nel cast non mancano vecchie conoscenze come Kelly Bishop e Yanic Truesdale, indimenticabili Emily Gilmore e Michel Gerard di Una mamma per amica. E non mancano ovviamente danzatori professionisti. Tra tutti spiccano: John Lam, primo ballerino del Boston Ballet, Unity Phelan e Tiler Peck del City Ballet di New York.

Étoile ha tutto quello che potevamo aspettarci dalla nuova serie di Amy Sherman e Daniel Palladino: dialoghi chilometrici, stacchi di montaggio continui, un ritmo frenetico proprio come la vita dei suoi protagonisti, una New York affascinante e una Parigi d’epoca. Un vero e proprio omaggio alla danza classica e alla ballerina che è stata la madre della showrunner, quando da piccola sbirciava da dietro le quinte quel mondo tanto affascinante quanto crudele. MoviePlayer

Una dramedy con una sceneggiatura eccezionale che non risparmia fatica e sudore ai ballerini (sempre visti come farfalle volteggianti nella maggior parte delle produzioni audio-visive) e una regia quasi frenetica: la macchina da presa segue (e insegue) i protagonisti negli uffici, tra i corridoi, alla sbarra, sul palcoscenico e per le strade di Parigi e New York.

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