I velocisti italiani entrano nella storia beffando, nuovamente, la Gran Bretagna. E che beffa!

Come i Måneskin nell’Eurovision o l’Italia negli Europei di calcio, ecco quant’è storica l’impresa dei quattro velocisti italiani della 4×100.

Perché non potrei descriverla in un altro modo se non con parole che derivano dall’epica!

Ecco nomi dei quattro velocisti italiani: Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Eseosa Desalu e Filippo Tortu!

La staffetta dei miracoli sta facendo parlare di sé perché mai era capitata una cosa del genere.

Avevamo visto americani, jamaicani e inglesi vincere quella specialità.

Ci eravamo abituati a vedere queste nazioni sul gradino più alto del podio e forse anche loro si erano assuefatte a quella eventualità.

Così tanto che è diventata virale la telecronaca inglese del “Stiamo vincendo l’oro, oh no… L’Italia!”

Ma questa è un’altra storia, quella di quattro ragazzi, tutti giovanissimi, che partendo da corsia 8 ci hanno portati in cima al mondo.

È la storia di Lorenzo Patta che lancia Marcell Jacobs sul rettilineo opposto al traguardo e che, superati tutti, lascia il testimone a Eseosa Desalu che corre come il vento e porta il bastoncino a Filippo Tortu, che diventa un ninja e con la corsa di Naruto (come hanno fatto notare decine di meme online) vince la gara.

Così, fra le nazioni più veloci al mondo, arriva la sorpresa e con essa il pianto liberatorio di un incredulo Tortu che ricorda, in modo commovente, l’incredulità di Donnarumma all’ultimo rigore proprio contro l’Inghilterra qualche mese fa.

Questa è senza dubbio un’estate da dimenticare per gli inglesi.

Quanto da ricordare per noi italiani che, con al collo 39 medaglie, continuiamo a sognare e a cantare il nostro inno.

Certo, qualcuno potrà sempre dirci che l’ottavo posto nel medagliere non è poi così tanta cosa, ma vuoi mettere la soddisfazione di battere i nostri avversari nelle gare dove loro spopolavano?

Ecco, signori, eccoci davanti a voi e al mondo a ringraziare i quattro velocisti italiani e l’intera Casa Italia per la gioia che ci hanno donato.

Grazie.