In questo periodo dell’anno inizia a diffondersi un fenomeno che, seppur abbia origini ancora non del tutto chiare, è piuttosto comune per tanti, ma poco diffuso per tantissimi: le ultra-vacanze.
Cosa sono le ultra-vacanze? Le ultra-vacanze sono vacanze di grado superiore rispetto alle basic-vacanze, le cui peculiari caratteristiche sono grossomodo: la durata, lo sfarzo, l’esibizione.
Chi pratica le ultra-vacanze? Tante persone, non tantissime, ma abbastanza da desiderare di farne parte: “Se loro sì, perché io no?”.
Ma questo resta un mistero e non c’è dato oggigiorno di sapere come si possa abbattere l’impenetrabile barriera che separa un normale essere umano da un ultra-essere umano e fare il salto di qualità.
Dunque, le ultra-vacanze sono le vacanzone di chi parte verso Maggio, fa un rapido capolino di ritorno a casa a metà Giugno, per poi ripartire a Luglio che diventa un unico, lunghissimo mese, insieme ad Agosto.
Nelle ultra-vacanze, di solito, le tappe in programma possono essere varie ed eventuali: c’è la località di mare, quella sicuro, poi una settimana in montagna, una capitale europea, un volo intercontinentale, l’Asia, l’Antartide, il villaggio di Babbo Natale e via di ritorno ancora al mare.
I soggiorni non sono di certo spartani, anzi, sono piuttosto sontuosi e dotati di tutte le comodità richieste da una degna ultra-vacanza. La vasca da bagno idromassaggio/jacuzzi/mini-piscina/spa/conca-delle-meraviglie, per esempio non manca mai e, di solito, si trova proprio al centro della stanza da letto (per impedire che passi inosservata, credo), che poi è comunque dotata di comodità più “classiche” tipo un gran bel letto… la stanza, non la vasca.
Un altro requisito essenziale è senz’altro il lifestyle che, badate bene, non è affatto orientato alla routine mare-relax -poi vediamo. I ritmi delle ultra-vacanze sono rigidi, sacri e immodificabili e, di solito, si evolvono facilmente da un volo in mongolfiera mattiniero ad un allunaggio notturno in disco volante.
Le ultra-vacanze hanno tutta l’aria d’essere l’essenza della vita stessa, il sogno che s’avvera, l’anima che trova pace, il sapore del piacere nel profondo, il battito accelerato del cuore… una di quelle cose per cui diresti “ma senza che campo a fare?” Ecco, secondo me gli ultra-esseri umani se lo domandano “ma senza la mia ultra-vacanza che campo a fare?”.
E io invece vi domanderei: “Mi portate con voi?”.
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