
Sarah Burton ha presentato la sua prima collezione Givenchy autunno-inverno 2025-26 all’ultima edizione della Fashion Week di Parigi.
Sarah Burton è stata nominata direttore creativo delle collezioni uomo-donna di Givenchy nel settembre 2024. La sua carriera è iniziata come assistente di Alexander McQueen da Givenchy nel 1997 diventando direttore creativo di McQueen all sua scomparsa. La collezione ha sfilato nella sede istituzionale della Maison dal 1955. L’artigianalità è protagonista. Abiti femminili contrapposti a una linea maschile; giacche oversize che sottolineano la silhouette riportando il punto vita in primo piano grazie alla scelta dei tessuti.
La collezione F/W.
I colori sono giallo acido, nero, bianco e rosa cipria. Il mini abito rosa è tutt’uno con oggetti che fanno parte del nostro make up quotidiano come il fondotinta compatto e gli specchi. Dettagli come maxi fiocchi, sciarpe voluminose e tagli maxi ma morbidi che enfatizzano le giacche. Una sfilata sofisticata in cui si intravede il minimalismo elegante delle origini del brand. Emerge una donna forte sicura di sé che non rinuncia alla propria femminilità.
Audrey Hepburn.
Givenchy ha raggiunto la massima visibilità con il legame sia stilistico che di amicizia dello stilista con Audrey Hepburn. Questo legame nasce grazie alla volontà dell’attrice di scegliere uno stilista diverso da Edith Head costumista famosa di Hollywood per il film Sabrina. L’abito in organza ricamato e altri abiti di scena come quello nero dalla gonna ampia stretto in vita con i fiocchi sulle spalle hanno dato vita a questo sodalizio.
Gli abiti per il cinema.
Il brand si afferma sia nel mondo della moda che del cinema con i look successivi creati per “Colazione da Tiffany”. Il tubino nero in seta dalle spalle nude sottolineato dai fili di perle della scena di apertura è diventato iconico. Altri vestiti sono parte della storia del brand come quello in pizzo nero in abbinamento alla mascherina e il tailleur bianco con cappello e occhiali abbinati entrambi indossati da Audrey Hepburn in “Come rubare un milione e vivere felici”.
Lo stile raffinato ed elegante dell’attrice in sintonia con il brand l’hanno resa ufficialmente testimonial a livello internazionale. La complicità e l’amicizia tra lo stilista e l’attrice hanno facilitato la scelta di ogni abito da indossare sia fuori che dentro il set.
Direttori creativi.
Il brand è stato venduto nel 1988 al gruppo LVMH. Diversi direttori creativi si sono succeduti a partire da John Galliano ad Alexander McQueen che mette in scena sfilate in cui predomina l’innovazione che sono diventate parte della storia del brand. Riccardo Tisci riporta e in primo piano il brand grazie alla combinazione dell’eredità stilistica con quella contemporanea e all’introduzione di una strategia di comunicazione e marketing.
Clare Waight-Keller crea l’abito da sposa per il matrimonio di Meghan Markle e Matthew Williams introduce la borsa 4G che diventa iconica tra alti e bassi per il brand. Viene a mancare un’identità coerente che identifica il brand con risultati non in linea con le aspettative.
Sarah Burton con questa sua prima collezione ha riportato Givenchy alla ribalta attraverso un’identità definita che sembra essere l’inizio di una nuova era glamour.
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