Avete mai conosciuto un musicista straordinariamente unico? Uno di quelli che quando lo ascoltate nelle cuffiette, vi aiuta a stare meglio o sta male con voi, diventando subito il vostro nuovo BestFriendForever.

Vittorio Somma, in arte Mallards, è quel tipo di persona che ha avuto la capacità di rendere la propria vita il sottofondo perfetto per le sue melodie, tanto movimentate, quanto struggenti e di riuscire a catturare la mia attenzione prima con la sua musica e poi col suo sarcasmo innato.

Partiamo con l’intervista!

Ma tu… Chi sei?
Sono Vittorio, ho ventinove anni e non bevo alcool da due mesi.

Posso importunarti con qualche domanda?
Adesso sì, posso risponderti a questa intervista, ma più tardi mi dedicherò alla mia occupazione principale, ovvero contattare persone su internet per spiegargli il motivo per cui “Mean Girls” è l’opera cinematografica più importante del ventunesimo secolo. Nel tempo libero mi piace cimentarmi nella musica sotto lo pseudonimo di Mallards.

Quando hai iniziato a suonare per qualcuno fuori dalla tua camera?
Non me lo ricordo più, forse nel 2015. Ma suono (male) praticamente da sempre.
Ho un paio di band hardcore in pausa da anni, attualmente invece pesto i tamburi per gli Smashkin’, brutti ceffi con la passione dei cartoni animati e mi dedico al mio progetto da solista: Mallards.


Qual è stato il tuo ultimo lavoro artistico?
In periodo di quarantena ho realizzato un video brutto per “Our Free Fall”, inedito estratto dall’album che avrei dovuto rilasciare quest’anno.

E come ti vedi post-quarantena?
A Sanremo con Pippo Baudo, ovviamente.

Ho notato vagamente una delle tue passioni più accese: il Napoli.
Il Napoli ha rinchiuso il mio cuore in un forziere che giace in fondo al mare.

E cosa mi dici dell’altra sfegatata passione: i germani reali?
Non si tratta di una passione sfrenata. Solo chi non si è reso conto della loro bellezza la definirebbe sfrenata. Se tutti ne fossero consci sarebbe considerata più che normale. Il perché non te lo so spiegare. Perché la gente colleziona i francobolli? Il loro volo è quello di un pensatore libero che viaggia sulle note della musica, il loro piumaggio è il riflesso dei colori della nostra anima, il loro starnazzare è troppo buffo.

Domande esistenziali a te che di esistenzialismo ne capisci:

Tè alla pesca o al limone?
Non bevo nessuno dei due ma comunque tè alla pesca.

Marvel o DC?
Dipende dagli autori ma tendenzialmente Marvel. L’universo fumettistico migliore però è Paperopoli.

Star Trek o Star Wars?
Star Wars tranne la trilogia più recente. A quella preferisco la trilogia di Barbie inizio anni 2000 (schiaccianoci – raperonzolo – lago dei cigni).

Gif o Ghif?
Dico ghif ma mi trovo più a mio agio con “quelle cose là, le immagini che si muovono”.

Fai un saluto a Pink Magazine Italia?
Anche due.

Credo che Vittorio sia un musicista tutto da scoprire e che non annoia mai, perché proprio quando credo di averlo capito, ecco che sforna un nuovo, fantastico pezzo, che mostra ulteriori tasselli da incastrare nel suo grandioso puzzle musicale!
Vi consiglio di ascoltarlo: il suo linguaggio musicale è universale.

Se vi è piaciuta questa intervista (ma anche se non vi è piaciuta), vi invito a cliccare sui prossimi link!

Sito Web
https://www.mallardsmusic.bandcamp.com


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