Era il 23 settembre del 1974 quando il paleoantropologo Donald Johanson e il suo allievo Tom Gray trovarono, in Etiopia, vicino al villaggio di Hadar,  le ossa fossilizzate dell’australopiteco a cui diedero il nome di Lucy. Ciò ha davvero dell’incredibile, perché fu ritrovato circa il 40% dell’intero scheletro ben conservato.

Il nome Lucy non fu scelto a caso: mentre erano nel campo a festeggiare con altri studiosi e scienziati, i due ascoltavano la canzone Lucy in the Sky with Diamonds.

Anni di studio portarono alle prime scoperte: Lucy visse in Africa intorno a 3,2 milioni di anni fa, era sicuramente di sesso femminile e camminava in posizione eretta, con gambe più lunghe rispetto alle braccia, facendo pensare che potesse essere davvero una nostra antenata, anche se per sfuggire ai predatori era davvero molto abile ad arrampicarsi sugli alberi.

Era alta poco più di un metro e pesava circa 30 chilogrammi, aveva un cranio piccolo e un bacino molto simile all’uomo oggi. Il suo ventre, piuttosto gonfio, ha fatto capire agli studiosi che si cibava di grandi quantità di vegetali, mangiava sicuramente le parti tenere delle piante, quindi masticava spesso e a lungo, e per questo aveva una muscolatura molto pronunciata della mandibola, rispetto a noi.

Secondo un’analisi ancora più accurata della sua dentatura hanno potuto confermare che era un ominide di circa diciotto anni quando morì, quindi già adulto secondo i ricercatori, in quanto l’aspettativa di vita degli Australopitechi era di circa venticinque anni.

La causa della morte non è ben chiara ancora oggi. La risposta più probabile è stata una morte causata da stenti anche se non si è mai esclusa l’ipotesi di una ferita presente sul suo bacino, probabilmente il morso di un animale.

A oggi la copia dello scheletro di Lucy si trova presso il Museo Nazionale dell’Etiopia ad Addis Abeba, l’originale è invece custodito in un’area protetta non visibile al pubblico. Tra il 2007 e il 2013, venne ricostruito e portato negli Stati Uniti a una mostra per raccontarne la storia e forse molti di voi si ricorderanno che nel 2014 Luc Besson ha girato Lucy, un film di fantascienza con Scarlett Johansson e Morgan Freeman ispirato in parte alla scoperta all’australopiteco più famoso – e aggiungerei simpatico – al mondo.

Un video in cui potete vedere Lucy: https://www.youtube.com/watch?v=wY9A_ljdw2w