La serie americana Stranger Things, ambientata negli anni ’80, dal sapore cupo e fantasy, ha diversi spunti di riflessione che sono davvero importanti, come l’amicizia, l’amore e l’accettazione. Tanto importanti che è necessario arrivino a quanti più giovani possibile, soprattutto tra i dieci e i quattordici anni.
I protagonisti principali di Stranger Things sono un gruppo di amici, inizialmente quattro: Will, Mike, Dustin e Lucas.
A loro si aggiungerà poi Undici (Jane) e altri personaggi, ognuno con un vissuto diverso.
Stranger Things tocca diversi argomenti, il primo tra tutti l’amicizia: ognuno dei protagonisti ha delle grandi fragilità, insicurezze, soprattutto nell’aspetto fisico. Rappresentano benissimo quel periodo prima dell’ adolescenza, periodo in cui avvengono i primi veri cambiamenti che, spesso, fanno sentire fuori dal mondo circostante.
Ed è proprio per questo che l’amicizia tra i quattro ragazzi assume un ruolo simbolico, il loro essere solidali l’uno con l’altro, rispettando ognuno le proprie insicurezze, trovando sempre le parole giuste per far sentire speciale l’amico che in un determinato momento si sente triste o incompreso. Facendo sì che anche i più grandi, che credono di essere superiori e infallibili, ritrovino quell’animo gentile da tempo perduto.
Ritrovandosi poi a combattere con un nemico pericolosissimo, con coraggio e determinazione, proprio grazie a questo sentimento di amicizia sincero e mai egoista.
Gioca un ruolo fondamentale anche l’amore, quell’amore ancora così difficile da riconoscere ma che c’è ed è giusto che sia importante. Come avviene tra Undici e Mike: Undici non è una ragazzina come tutte le altre, ha dei poteri speciali che la fanno sentire diversa e sbagliata, in un certo senso. Fino al suo incontro con Mike che non la giudica, non ne ha paura e le vuole bene per ciò che è, senza cercare di limitare il dono che possiede.
Questo riporta all’accettazione di sé, un messaggio importante che rimanda all’amore che non ha mai nulla di sbagliato quando viene vissuto nel rispetto della propria età e a imparare che non ci si deve “accettare”, si deve amare e rispettare se stessi in ogni sfaccettatura, soprattutto in quel qualcosa di noi che poco apprezziamo ma che, invece, è proprio un punto di forza per imparare a vivere ogni giorno, sempre un po’ di più.
Il rapporto con gli adulti, i genitori soprattutto, è un altro elemento importante in questa serie, perché c’è uno sviluppo e, dai molti errori, si impara a comunicare senza quell’invadenza che allontana, creando così un distacco poi difficile da recuperare.
Stranger Things non è solo suspense, horror, brividi e avventura, è soprattutto ciò che ho appena descritto, un forte esempio del modo giusto in cui affrontare le cose e di come imparare dagli errori per rimediare e vivere più serenamente, senza mai giudicare, rispettando se stessi e gli altri.
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