Nel 1989, a 33 anni divorzia dal marito. Rimane sola, con tre figli da crescere e pochi soldi in tasca, costretta a lavori saltuari per sbarcare il lunario. Adesso è un’imprenditrice di successo, il cui patrimonio è stimato intorno ai 50 milioni di euro.
Dal mocio a un impero milionario il passo è breve, o quasi.
Joy Mangano nasce nel 1956 a New York da genitori italo-americani e cresce ad Huntington, a Long Island, negli Stati Uniti. Sin da bambina mostra un innegabile talento per le invenzioni. Durante l’adolescenza ideò un collare anti-pulci luminoso per evitare che cani e gatti potessero perdersi di notte. Un’intuizione che, data la sua giovane età, aveva infatti solo 16 anni, non può brevettare e che viene messa in commercio l’anno successivo da un’azienda.
Nel frattempo si iscrive alla Pace University di New York dove si laurea nel 1978 in gestione aziendale e conosce quello che diventerà il suo futuro marito, Anthony Miranne. Dalla loro unione nascono tre figli. Purtroppo il matrimonio non dura a lungo. Nel 1989 i due divorziano e Joy si trova in difficoltà economiche, costretta a dedicarsi a lavori saltuari e a crescere da sola i suoi piccoli.
“Ho tirato fuori l’istinto di sopravvivenza – racconterà tempo dopo all’ABC – e devo dire che ha molto a che fare con l’essere madre. Lavoravo come cameriera, svolgevo altri mestieri per avere un’entrata in più e al tempo stesso stavo sviluppando il Miracle Mop”.
Un’intuizione vincente
E’ il 1990 l’anno in cui ha l’intuizione vincente. Impegnata nelle pulizie domestiche, idea un oggetto che ben presto non potrà mancare più nelle case: il Mocio. Investe risparmi chiede qualche prestito e realizza i primi modelli di quello che chiama Miracle Mop. Composto da fili di cotone, leggero e maneggevole, si poteva strizzare grazie ad un secchio. Una novità per quegli anni, perché evitava a chi era impegnato nelle pulizie dei pavimenti di sporcarsi le mani.
I primi tempi Joy s’impegna in una commercializzazione porta a porta, oltra a vendere il prodotto nel negozio del padre a Long Island. Decide poi di provare con le televendite e si mette in contatto con QVC, il canale per eccellenza dedicato alla vendita di prodotti di vario genere. Inizialmente, però, le televendite hanno scarso successo. E’ solo quando la stessa Joy decide di impegnarsi in prima persona e diventare essa stessa protagonista di quelle televendite che la ruota inizia a girare.
Dal mocio ad un impero milionario
Secondo quanto scritto dal Time, “dopo la sua prima dimostrazione televisiva, arrivarono più di diciottomila ordini”. I guadagni aumentano e la Mangano fonda un’azienda per la produzione del Miracle Mop, la Ingenious Design LLC. Joy Mangano ce l’ha fatta, diventando l’esempio concreto della self made woman.
Non basta questo per appagarla. Ci mette anima e cuore nella sua azienda, lavora ogni giorno senza delegare nulla e continua ad inventare. Ad oggi è proprietaria di oltre 100 brevetti, alcuni piuttosto conosciuti, come le stampelle antiscivolo per abiti. Diventa giudice di un programma televisivo, “Made in the USA”, nel 2005 e nel 2009 apre un ristorante ad Huntigton, “Il Porto Vivo”. Dulcis in fundo, la sua storia ispira il regista David O. Russell nella scrittura di “Joy”, film del 2015 con protagonisti Bradley Cooper, Robert De Niro e, soprattutto, una strepitosa Jennifer Lawrence che per la sua performance vince un Golden Globe e riceve una nomination all’Oscar per la migliore attrice.
“Se hai un’idea, fai di tutto per realizzarla”, è il motto di Joy Mangano. Un suggerimento che vale la pena di seguire, o quantomeno provarci.
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